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Turin Brakes
Outbursts

Lo scorso inverno, con la pubblicazione di una raccolta doppia, gli inglesi Turin Brakes chiusero un cerchio creativo, radunando il meglio di 10 anni di carriera, e chiusero pure i loro rapporti con la EMI. Oggi, con un approccio più "indie", si sono accasati con un'etichetta di minore spessore, e con questo Outbursts tornano sulle scene a 3 anni di distanza dal loro ultimo lavoro di inediti.

Era infatti il 2007 quando con Dark On Fire il duo di Balham incupi' ed elettrificò il proprio sound per un disco molto bello e intenso, ed oggi con queste 12 nuove canzoni la sensazione è che si sia voluto fare un passo indietro. Infatti parla chiaro già l'opener "Sea Change", che vede le due chitarre tessere trame acustiche, un violino a spezzare la melodia ed una batteria regolare che entra solo nella parte finale del pezzo. In pratica il sound pare essere quello di inizio carriera, quando Olly e Gale componevano brani strutturalmente spogli e carichi sopratutto di ritornelli emozionanti, con un piglio folkloristico che fu etichettato in maniera affrettata come new acustical. L'album prosegue sempre su questi toni pacati e rilassati per tutta la sua durata, brani sostanzialmente Pop che si susseguono senza mai alzare il ritmo, ballate fatte in maniera artigianale con la voce di Olly Knights sempre sospesa tra solarità e strofe più drammatiche, ma sempre molto espressiva ed incisiva per la progressione dei pezzi (in tal caso, rende bene l'idea "Rocket Song"). Si può discutere poco su questi brani, in fin dei conti i Turin Brakes han sempre diviso in maniera abbastanza netta e questo lavoro non aiuterà certo loro a trovare nuovi fan, ma è interessante sicuramente denotare come intrapreso un nuovo percorso, abbiano riposto nelle loro custodie le chitarre elettriche e semplificato il songwriting, creando qualche volta piacevoli atmosfere '70s come nel caso di "Paper Heart" oppure più cristalline e tese (verrebbe da dire quasi radioheadiane) della bellissima "Apocolips", scelta come singolo apripista. Di sicuro la qualità media dei brani è pienamente sufficiente ma niente più, la sensazione è che a questo giro manchino dei singoli da ricordare, dei refrain che restano impressi come nel passato; tutto fila via liscio come l'olio, ma finito il disco non resta molto da ricordare, e la voglia di risentirlo in loop potrebbe calare nel giro di pochi giorni.

In pratica con questo, voglio dire che Outbursts rappresenta un dietrofront nella proposta, ma allo stesso tempo, rispetto al suo diretto predecessore rappresenta anche un passo indietro dal punto di vista qualitativo, lasciando perplesso anche il sottoscritto che da sempre ammira il lavoro di questi due ragazzi della periferia di Londra.

63/100


Olly Knights: Voce e Chitarra
Gale Paridjanian: Voce e Chitarra

Anno: 2010
Label: Cooking Records
Genere: Folk/Rock

Tracklist:
01. Sea Change
02. Mirror
03. Invitation
04. Rocket Song
05. Paper Heart
06. Never Stops
07. Apocolips
08. Embrace
09. Will Power
10. The Letting Down
11. Radio Silence
12. Outbursts

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