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Tiago Della Vega è un giovane chitarrista brasiliano, attualmente considerato il più veloce del mondo: tale onerosa attribuzione non proviene da qualche suo fan incallito, bensì è certificata dal Guinness dei primati, visto che nel 2008 Tiago ha suonato “Il volo del calabrone” di Nikolaj Rimskij-Korsakov a 320 battiti per minuto senza commettere alcun errore.
Del resto, siamo di fronte ad un ex bambino prodigio, che iniziò a studiare la chitarra in tenerissima età e qualche anno più tardi si iscrisse al conservatorio, pur continuando a suonare con alcune formazioni brasiliane.
Il suo primo CD solista si chiama “
Hybrid” ed è introdotto da una copertina che, prevedibilmente, lo raffigura insieme alla sua chitarra; il nome si rivelerà appropriato, visto che, come vedremo, tra i brani c’è posto per vari stili musicali.
Si inizia con “
Bugus”, aperta da un coro femminile tipicamente etnico, sul quale la chitarra si innesta lentamente con uno stile prog atmosferico, per poi prendere velocità nell’assolo; si continua con “
Destiny”, una lenta rock molto melodica, racchiusa tra due campionamenti dello scroscio di pioggia e dei tuoni, posti sia in avvio che in conclusione. Si passa alla musica classica, grazie alla composizione di Niccolò Paganini: “
Caprice 24”, con accompagnamento di pianoforte: il pezzo è veloce, ma un po’ rivisitato, visto che si passa dal pizzicato all’accelerazione jazz-prog.
Seguono il rock cadenzato “
Lost”, che poggia sulle percussioni tribali e la sinfonica “
Violet Rose”, che si apre in un arioso ed accelerato rondò ed è arricchita dal suono di un carillon in apertura ed in chiusura. E' il turno del jazz atmosferico di “
Distant Dreams”, ben supportato dalla batteria, prima di giungere finalmente al brano al quale Della Vega deve il proprio primato, cioè “
The Flight of the Bumble Bee”, un vortice sonoro che dura meno di un minuto e che avvolge l’attento ascoltatore lasciandolo stordito. Si chiude con l’hard rock “
Acalanto”, ritmato ed a tratti anche allegro, nel quale vengono sfruttate nuovamente le percussioni: una canzone in cui il chitarrista ci svela il suo lato ritmico, visto che quello solista lo abbiamo già ampiamente apprezzato.
L’album è un po’ breve, visto che dura meno di mezz’ora; in compenso è molto vario, visto che
Tiago Della Vega spazia tra vari generi musicali, concedendo costantemente emozioni. La tecnica non è certo in discussione, né è questa la sede per valutare gli altri musicisti, visto che il loro compito è unicamente quello di accompagnare il chitarrista. Un disco che, pur essendo strumentale, conquisterà anche l’ascoltatore medio: lo consigliamo, pertanto, a tutti gli amanti della buona musica, senza alcuna distinzione di generi, che in questo caso sarebbe assolutamente fuori luogo.
80/100
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Tiago Della Vega: Chitarra Danilo Mendes: Tastiere Daniel Batera: Batteria
Anno: 2009 Label: SG Records Genere: Strumentale/Guitar Hero
Tracklist: 01. Bugus 02. Destiny 03. Caprice 24 04. Lost 05. Violet Rose 06. Distant Dreams 07. The Flight of the Bumble Bee 08. Acalanto
   

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