Tributo sentito a Rodolfo Santandrea, questa raccolta, curata dalla produzione artistica musicale e grafica di Snowdonia, coadiuvata dal MEI, ha lo scopo di reinterpretare attraverso l'ottica di 11 apprezzabili musicisti l'idea che il "fine corsa", declinato in maniera originale nei brani estrapolati da tre dei suoi quattro album (“Santandrea”, "Aiutatemi, amo i delfini", "Anni"), ossia il lutto, il male di vivere, la delusione e la disillusione, possano essere certamente vissuti e respirati fino in fondo come l'inizio di un percorso di autentica resurrezione che attinge la propria linfa dalla medesima ciniglia che diviene paradossalmente humus di crescita. L'ouverture, appannaggio ovviamente dell'omaggiato Santandrea, noto al grande pubblico per aver partecipato alla feconda e fausta edizione del Festival di Sanremo dell'84, si profila proprio con la canzone capofila "La fenice", scritta a quattro mani con Riccardo Cocciante, per la quale ebbe a meritare il premio della critica. Il tono baritonale del tributato è cristallizzato da Riccardo Lolli nel brano celeberrimo, che usa marcatamente pianoforte e voce parecchio impostata con un tempo allegro da operetta. In vari miti, la Fenice è rappresentata come un'aquila reale dal piumaggio regale e aureo, portandoci quindi passo passo nel prosieguo di un ascolto comune ideale in "Le aquile", attraverso l'echeggiante voce di Manuel Pistacchio: percorriamo ritmi ipnotici di chitarra elettrica ben modulata e testo che riconduce alla magnificenza del rapace il quale, per sferrare il suo attacco, fiero e impavido, plana costantemente dall'alto. Lascerò a voi l'ascolto interessato che merita tutta la parte centrale, fatta di otto pregevoli titoli che riconducono inesorabilmente indietro il nastro come un flashback magnetico, fungendo da chiosa con "Capriccio Fenice" interpretata da Filippo Manini e NichelOdeaon/Claudio Milano che, oltre a svolgere il ruolo di capace musicista, si è fregiato di adornare la copertina del CD con disegni complementari ai temi trattati nei testi. Lavoro certosino di rispettosa rivisitazione, fatto di sperimentazione sonora elettronica, questa compilation bilancia equamente soddisfazione per la musica, i suoni e i testi, con un focus specifico sulla presa di possesso che gli artisti coinvolti hanno attuato di queste canzoni. Innegabile che il MEI (Meeting degli artisti ed etichette indipendenti il cui presidente è Giordano Sangiorgi) e Snowdonia (fondata nel 1997 da Cinzia La Fauci, Alberto Scotti - entrambi componenti dei Maisie - e Marco Pustianaz) siano coesi nella onorevole promulgazione in questo specifico caso di tal non meno importante categoria di cantautorato italiano, abbracciandone i temi profondi e introspettivi. |
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