Mitologia greca, musica barocca (Vivaldi e Scarlatti), danza neoclassica e modern fuse, in un mix elegantemente bilanciato corroborato da un ricercato verso classico greco e latino, mutuato da Aristofane, Catullo, da Apollonio Rodio e da Orazio, (sezione drammaturgica curata dal grecista Francesco Morosi) e narrato dall'inestimabile Giuseppe Sartori, nei panni del Poeta, in scena al Teatro Greco di Siracusa.
La cornice è quasi mistica, il vermiglio vesperino esalta portentosamente l'impatto visivo creato dal Light designer Francesco Angeloni, nella monumentale ambientazione foggiata dal Laboratorio di scenografia Fondazione Inda all'interno della quale si sviluppa la poderosa narrazione. L'approccio evocativo dell'allestimento ci conduce destramente all'interno di una condizione inconscia nella quale due imponenti bifore fungono da iride e pupilla, attraverso cui scorgere l'outdoor mutevole di un progressivo avvicendamento climatico e temporale. Il proscenio in apertura è popolato da large sofà Chesterfield di stampo vintage, sui quali l'atleticissimo parterre di danzatori, soavemente adagiati, simboleggia il preludio che sottende all'imminente tramestio. Le tele sceniche, pennellate ad arte con una sofisticatissima tecnica quadrimensionale da Giuliano Peparini, che della pièce è eccellente e straordinario regista, coreografo e direttore artistico, raffigurano con sagacia le fasi dell’amore che scorrono caduche impercettibilmente come sabbia nella clessidra dell'anima. Un LUI, Michele Satriano, primo ballerino dell’Opera di Roma, che volteggia d'innanzi ad una LEI, Eleonora Abbagnato, incantevole in griffe Dior, famosissima danzatrice, étoile dell’Opéra di Parigi, direttrice del Corpo di Ballo e della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, per la prima volta sul palco del Teatro Greco di Siracusa. Dopo il grandissimo successo ottenuto nel 2023 con Ulisse, l'ultima Odissea, Giuliano Peparini conquista a pieno titolo il lustro e il plauso commosso del pubblico nella più magica fra le ribalte elleniche del mediterraneo. Standig ovation!
La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 5 luglio 2024
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Horai. Le quattro stagioni
Direzione artistica - Regia e Coreografie Giuliano Peparini Selezione drammaturgica Francesco Morosi Scenografie | Laboratorio di scenografia Fondazione Inda Costumi | Valentina Davoli e Silvia Oliviero Musiche | Antonio Vivaldi e Domenico Scarlatti Light designer | Francesco Angeloni Videomaker | Unidea Assistente alla regia | Tim Vranken Assistenti coreografo | Francesco Saracino, Bruno Centola, Christian Pace Assistente costumista | Silvia Oliviero Direzione del coro | Elena Polic Greco Ideazione cori cantati | Simonetta Cartia Addetta alla compagnia | Federica Panzeri Coordinatore artistico | Christophe Allemann Direzione di scena | Dario Castro, Eleonora Sabatini
CAST: LEI | Eleonora Abbagnato IL POETA | Giuseppe Sartori LUI | Michele Satriano LORO| Gabriele Beddoni, Matteo Uboldi SOLISTI | Matteo Aprile, Mirko Aiello, Jhonmirco Baluyot Cruz, Luca Callà, Marta Castelletta, Giordana Cascioli, Antonietta Dalmini, Maria Diletta Della Martira, Federica Feudo, Simone Galante, Gian Maria Giuliattini, Luca Gori, Mattia Marzi, Carlo Padulano, Federico Pietrucci, Giulia Pizzuto,Viola Rango, Andrea Raqa, Giuseppe Savino, Virginia Vorraro Accademia d’Arte del Dramma Antico CORO | Andrea Bassoli, Alberto Carbone, Davide Carella, Giovanni Costamagna, Christian D’Agostino, Tancredi Di Marco, Carlo Denoyè, Lorenzo Ficara, Ferdinando Iebba, Marco Maggio, Mondì,Carlo Marrubini Bouland, Moreno Pio Mondì, Matteo Nigi, Carloandrea Pecori Donizetti, Giuseppe Oricchio, Francesco Ruggiero, Davide Sgamma, Stefano Stagno, Giovanni Taddeucci, Massimiliano Serino
Le Quattro stagioni è il racconto delle stagioni di un amore: dal primo incontro al fiorire del desiderio, dalla vampa della passione al gelo del disamore. Questo racconto è fatto anzitutto attraverso i corpi, e attraverso la musica: Vivaldi e Scarlatti, ma anche brani di musica contemporanea. Un tour de force per due ballerini, accompagnati da un grande corpo di ballo e da proiezioni evocative. l racconto sarà completato dai versi dei poeti greci e latini. Spesso la poesia antica paragona l’amore ai fiori della primavera, al caldo dell’estate o al gelo dell’inverno: proprio assecondando questa tendenza abbiamo associato il racconto della danza e della musica (Vivaldi e Scarlatti soprattutto) a una selezione di testi poetici greci e latini, che accompagneranno lo spettacolo evocando situazioni e atmosfere. Da Aristofane a Catullo, da Apollonio Rodio a Orazio, il nostro sarà anche un viaggio attraverso alcune delle pagine più emozionanti della poesia antica (fonte comunicato stampa).
Teatro Greco di Siracusa
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ORARIO SPETTACOLO:
6 luglio ore 20:30
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