Re Lear
Milano, Teatro Elfo Puccini, dal 25 ottobre al 19 novembre 2023

La più realistica e versatile fra le tragedie shakespeariane, scritta verosimilmente nel 1605, involucrata in chiave noir-pop, scorre caparbia e senza fronzoli per 180 minuti di serrato racconto, tranciato in cinque sequenze affettate da note hard rock (suono di Gianfranco Turco) e, sul finire, da melodie celtiche funzionali al riavvio del nastro che torna al punto in cui tutto ebbe inizio.
Il main plot s'avviluppa al subplot, distinguendone e restituendone il carattere specifico unicamente sul finale, con il tacito riconoscimento dell'equa importanza ad entrambe le vicissitudini.
Il protagonista, Lear (Elio De Capitani attore e regista italiano Premio Ubu 2006/2007 come migliore attore non protagonista per Angels in America - 2010/2011 miglior spettacolo per The History Boys) affiancato dal proselito fool (Mauro Lamantia) è un sovrano vetusto e tracotante tradito dall'ingenuità della malcelata vanagloria, preda di sè stesso e delle sue debolezze.
Le figlie già ammogliate Goneril (Elena Ghiaurov), il cui coniuge è il Duca di Albany (Giuseppe Lanino),  Regan (Elena Russo Arman), a sua volta sposa del Duca di Cornovaglia (Alessandro Quattro), e la schiva ultimogenita Cordelia (Viola Marietti), ancora nubile e  favorita del re fino a quel dì, che tanto rimandano alla struttura fiabesca perraultiana, sono convocate dal monarca a disputare una gara di lusinghe in suo favore che varrà loro la corposa eredità di parte del regno, accompagnata dalla bramosia ottusa e crudele che il potere regala.

Nel mentre, il conte di Gloucester (Giancarlo Previati noto attore di cinema e fiction televisive) disputa con il figlio Edgar (Mauro Bernardi) e con l'illeggittimo Edmund (Simone Tudda) la contesa famigliare che, da par suo, porterà lo sviluppo della trama sul limitar della dolorosa e cieca saggezza.
Il tema dell’ingratitudine filiale,  del potere,  della maturità, della follia e dell'abbandono,  sono trattati con la lucida lente d'ingrandimento dei giorni nostri da una attenta regia (Ferdinando Bruni e Francesco Frongia) a cui il poema, per le sue caratteristiche originarie, ben s'adatta.
Lodi senza riserve vanno in particolare al protagonista Elio De Capitani, che ha saputo calarsi nell'archetipo dell'inaccorta anacronistica ingenuità patriarcale che ineluttabilmente sconfina nella totale desolazione, ed al suo fedele contraltare Mauro Lamantia, beffardo giullare senza filtri, perfetto esegeta di callida follia con cui è immediato trovare il très d'union in una sfera inconscia.


La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 27 ottobre 2023


Re Lear

di William Shakespeare

regia Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
protagonista Elio De Capitani
Umberto Terruso KENT / MESSAGGERO
Giancarlo Previati GLOUCESTER/BORGOGNA
Simone Tudda EDMUND
Elena Ghiaurov GONERIL
Elena Russo Arman REGAN
Viola Marietti CORDELIA / VECCHIA
Giuseppe Lanino ALBANY
Alessandro Quattro CORNWALL / CAPITANO
Mauro Lamantia MATTO
Nicola Stravalaci OSWALD / FRANCIA
luci di Michele Ceglia
suono di Gianfranco Turco
movimenti coreografici Stefania Ballone
pittura scene Ferdinando Bruni
assistente regia Alessandro Frigerio, Fabrizio Gallo (tirocinante)
assistente scene Marina Conti
assistente costumi Elena Rossi
capo macchinista Giancarlo Centola
tecnico di palcoscenico Pierluigi Guarino
sarta Anna Leidi
laboratorio scene Marina Conti, Giancarlo Centola, Tommaso Serra, Sara Gaggi, Daria Gislon (tirocinanti pittori scenografi)
laboratorio costumi Ortensia Mazzei, Elena Rossi
Elisa Riccio, Alessia Rigassio, Luciano Cappiello (tirocinanti realizzatori)
Le uniformi sono state fornite da Sartoria Nori s.n.c.di Nori Marco e C.
foto Laila Pozzo
grafica Plumdesign
coproduzione Teatro dell’Elfo - Teatro Stabile dell’Umbria




Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires, 33, 20124 MILANO
tel: 02 00660606
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ORARIO SPETTACOLI

sabato 28 ottobre e mercoledi 1 novembre ore 20:30
domenica 29 ottobre ore 16:00
martedì 31 ottobre ore 20:00


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