Non capita tutti i giorni di stupirsi di fronte ad un nuovo progetto italiano. Soprattutto se denota originalità e gusto per la ricerca sonora.
Così, accostandoci per la prima volta a questo “Jungle Corner”, siamo rimasti rapiti dalle sonorità provenienti da un lontano passato, che affonda le radici nei primi lavori fusion firmati dal maestro Miles Davis. Non solo, è naturale che di conseguenza ci abbiamo ritrovato la Mahavishnu Orchestra, i Weather Report e il gusto per l’esoterico di Sun Ra. Il progetto Bright Magus – a detta degli stessi artisti - nasce al Diabolicus Studio, quartier generale del bassista, produttore e sound designer Giovanni Calella (Frankie Hi Nrg e Adam Carpet tra i nomi con cui ha collaborato) e del batterista Leziero Rescigno (dapprima con i La Crus nonché fondatore degli Amor Fou), da sempre appassionati vsiceralmente per Miles Davis. Concepiscono quindi un progetto ispirandosi alle sue composizioni del periodo più eclettico e psichedelico - quello che va dal 1969 al 1975 – non in termini di cover ma di atmosfere sonore. Con la parte ritmica già rodata da una collaudata collaborazione, attraggono l’interesse del chitarrista Alberto Turra, del tastierista Mauro Tre e del trombettista Gianni Sansone. Tutti sedotti dal quel periodo magico. Dopo un periodo di assestamento con vari concerti, dapprima nello studio del trombettista Gianni Sansone e poi nell’Isola Studio di Manuel Agnelli, i Bright Magus hanno registrato in presa diretta questo lavoro in tre giorni tutto il materiale messo a punto nel periodo precedente. Il risultato è davvero sorprendente: freschezza sonora, tecnica invidiabile ma soprattutto musica “ispirata” ed emozionante in un’amalgama sonoro che partendo dal jazz e dalla fusion, coinvolge psichedelia e progressive. A denotare immediatamente l’intenzione del progetto (il nome della band Bright Magus è altrettanto un chiaro riferimento all’album live “Dark Magus” di Davis) è la prima traccia “Selim/Miles”, evocativa delle chiare ispirazioni che hanno portato al concepimento di questo album, ideato nello studio di Gianni Sansone e ribattezzato, per l’appunto Selim. Questo è l’unico brano che partendo da una coposizione originale di Davis si evolve in un tributo ossequioso nei confronti del maestro, anche se il fantasma del trombettista è presente in tutte le tracce, assieme a quegli incredibili musicisti che in quel periodo hanno contribuito alla scena sonora fusion dell’epoca. A partire da “A Way” (che vede l’ospitata di Enrico Gabrielli dei Calibro 35 al flauto traverso), brano dalle atmosfere metropolitante dove si intuiscono anche alcune soluzioni sonore tipiche di Herbie Hancock e dei Weather Report di Joe Zawinul e Wayne Shorter; oppure nella title track (il cui titolo è preso a prestito da un album di Davis, “On The Corner”) dal sapore afro-beat e in cui fa capolino anche un’altra figura “atipica” del jazz, ossia quella di Sun Ra. L’unico episodio che pur risentendo delle sonorità davisiane non ha un diretto riferimento alle composizioni del famoso trombettista è “Lullaby For My Father” (in cui appare ancora Enrico Gabrielli, questa volta al clarinetto), una sorta di ninna nanna post-mortem dedicata da Mauro Tre a suo padre, scomparso all’incirca 30 anni fa, “un abbraccio pacificatore, che sciogliesse il peso dei non detti, in forma di per-dono”. Sicuramente un bel gesto che molti figli vorrebbero compiere nei confronti dei propri padri. Spiegano i Bright Magus: “Inserire il pezzo nel progetto Bright Magus è stato per noi naturale, legandolo alla figura di Miles Davis, che per tutti noi è stato un padre feroce, severo, a volte un farabutto. Ma le contraddizioni fanno parte di tutti noi e specialmente delle figure di spessore e epiche come quella di Miles.” Il disegno in copertina è un opera di Barbara Ughi alias BAX.
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Mauro Tre: Piano Rhodes, Organo Alberto Turra: Chitarra Elettrica Gianni Sansone: Tromba, Percussioni Giovanni Calella: Basso Elettrico, MS20 Leziero Rescigno: Batteria, Percussioni Enrico Gabrielli: Flauto e Clarinetto
Anno: 2023 Label: Irma Records Genere: Jazz/Fusion
Tracklist: 1. Selim/Miles (10:28) 2. Jungle Corner (5:24) 3. A Way (8:36) 4. Jellow Interlude (9:05) 5. Lullaby For My Father (6:54) 6. Long Legs (5:04)
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