A tre anni di distanza dal precedente “Meccanismo estetico”, in cui il cantautore leccese lanciava uno sguardo al proprio tempo, corroborato da una visione caustica della realtà (quanto meno originale la sua “Mistress” intellettuale) non priva di citazioni letterarie (a Marguerite Yourcenar de “Le memorie di Adriano”), Massimiliano Martines torna con un album introspettivo in cui continua a scandagliare con lucida ironia aspetti del mondo circostante. Squadra che funziona non si cambia. Così anche per questo nuovo lavoro Massimiliano si è avvalso della collaborazione di Vince Pastano (chitarrista con Vasco Rossi e Luca Carboni) e Antonello D’Urso (ha lavorato recentemente nel tour di Battiato e Alice), che hanno firmato le musiche di questo "Ciclo di lavaggio”. Alle sonorità post-punk che si reggono su un’ossatura essenziale (chitarra, basso e batteria) con ritmiche energiche, si contrappongono i suoni eterei di alcune ballate introspettive. La voce di Massimiliano si adegua a questa “dicotomia” tra i tempi forti e momenti sospesi in un’altalena di coloriture e inflessioni tra urlo e falsetto. “Ciclo di lavaggio” è un album da leggere ancor prima che da ascoltare. Troppo intensi i testi per essere lasciati in secondo piano. Probabilmente non sbagliamo dicendo che si adatterebbero ad un rappresentazione teatrale; d’altro canto il percorso artistico di Martines affonda le radici proprio tra i gruppi più sperimentali e innovativi della scena italiana, fino a fondare la compagnia deicalciteatro da cui è nata l’associazione culturale Dry-Art, che ancora oggi presiede e con cui ha prodotto anche questo nuovo disco.
Track list: 01) Amo le novità
Credits: Idee melodiche e testi – Massimiliano Martines
Arrangiato da Vince Pastano, Antonello D’Urso e Max Messina Art work – Fabio Gamberini
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