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Atlanta Rhythm Section
Time Machine

Pensando al rock sudista, viene in mente un contesto graffiante, se non proprio grezzo e sporco. Una sola band è riuscita a coniugare lo specifico genere con l'eleganza e la raffinatezza, votandosi ad una tersa attitudine senza snaturare l'archetipo di partenza, lambendo in seguito l'arena rock, il pop e l'hard rock a vocazione fortemente melodica: è la Atlanta Rhythm Section, meglio nota con l'acronimo ARS, organico che sta al southern come gli Steely Dan stanno al rock.
"Time Machine", il loro nuovo lavoro antologico che esce sul mercato proprio in data odierna per la Sunset Blvd Records (label di Los Angeles dedita alla valorizzazione di musica degli anni '50, '60 e '70, interessata anche al southern, previa pubblicazione di titoli di artisti quali Blackfoot e Dickey Betts & Great Southern), non può e non deve essere frettolosamente liquidato quale semplice raccolta retrospettiva.
Il titolo è spalmato in maniera assai organica su due cd, presentando una prima parte dedicata alla produzione in studio, all'interno della quale, su un totale di 18 brani, 7 sono attinti dalla discografia ufficiale, altrettanti sono inediti e 4 provengono dai dischi di
The CandymenNoah’s Ark, gruppi prodromici della ARS (nel primo militarono il chitarrista Barry Bailey, il batterista Robert Nix, il tastierista Dean Daughtry e i cantanti Buddy Buie Rodney Justo, l'ultimo dei quali anche presente nella seconda band).
I
l secondo cd, invece, è interamente e meravigliosamente indirizzato al contesto live, con canzoni pescate in maniera randomica in giro per il mondo, in un range temporale di quasi 20 anni, dal 1977 al 1996. Tra questi, preme quantomeno segnalare "So In To You" (London ’78) e "Champagne Jam" (Tokyo ’78), brani lineari e di classe che richiamano il gusto signorile espresso dai citati Steely Dan, e la esplosiva "Sky High" (Pittsburgh ’77), il pezzo migliore della band, a modesto parere di chi scrive, emblema di un rock adrenalinico, perfetto per un ipotetico viaggio su una decappottabile, possibilmente tagliando in linea retta un qualsiasi deserto americano. 
L'opera, inutile dirlo, è altamente consigliata non soltanto ai fan più affezionati, ma anche a coloro che dovessero avvicinarsi per la prima volta alla band. Peccato che l'edizione in vinile, della quale abbiamo fantasticato in ordine ad un ipotetico box a vocazione magniloquente, sia al momento assente.
In chiusura, va segnalata una curiosità: questo nuovo titolo non va confuso con "From The Vaults" (edito dalla Fuel 2000/Sunset Blvd nel 2012, poi ristampato dalla giapponese BSMF Records 4 anni dopo), doppio cd antologico simile ma non identico, presentando una tracklist piuttosto diversa. L'opera di 10 anni fa, infatti, aveva 28 brani a fronte dei 32 di quella attuale. Inoltre, i  brani "Stormy Monday Blues" (dei Candymen), "Do It Or Die", "Midnight Rider", "Bad Case Of Lovin’ You" (primo disco), "Rocky Raccoon" e "Long Tall Sally" (secondo disco), presenti nel primo lavoro, sono assenti in quello attuale che, invece, presenta 10 nuovi brani non inclusi nella precedente raccolta: "Lonely Eyes" (dei Candymen), "Alien", "High Time", "Longing For A Feeling", "I Don’ Want To Grow Old Alone", "When", "Two Note Boogie" (primo disco), "Homesick", "Jukin’", "Mixed Emotions" (secondo disco). Di questi, 8 sono altrove inediti (5 in studio e 3 dal vivo). 
I due titoli, quindi, possono definirsi complementari, piuttosto che meri doppioni, pur con 22 brani in comune tra loro.

Rodney Justo - voce (1971-1974;2005-2023)
David Anderson - chitarra (2007-2023)
Dean Daughtry - tastiere (1971-2023)
Steve Stone - basso (1988-2023)
Jim Keeling - batteria (1999-2023)
Brendan O'Brien - tastiera (1987-1992)
James B. Cobb Jr. - chitarra, tastiera (1972-1987)
Ronnie Hammond - tastiera (1975-1985)
Barry Bailey - chitarra (1973-1983)
Buddy Buie - voce (1975-1979)
Paul Goddard - basso (1971-1988)
Robert Nix - batteria (1971-1983)
Roy Yeager - batteria (1983-1995)
Justin Senker - basso (1996)
Sean Burke - batteria (1996)

Anno: 2023
Label: Sunset Blvd Records
Genere: southern rock, arena, hard rock

tracklist
CD1 (Studio Recordings)
01 Georgia Pines (The Candymen)
02 Lonely Eyes (The Candymen)
03 Stormy (Noah’s Ark)
04 Love Me Just A Little (Sometime)
05 Will I Live On?
06 Alien (Acoustic)
07 Stone Cold Hit (Previously Unreleased)
08 High Time (Previously Unreleased)
09 Longing For A Feeling (Previously Unreleased)
10 Sleep With One Eye Opened (Justo Vocal)
11 What’s Up Wid Dat? (Previously Unreleased)
12 You Ain’t Seen Nothing
13 I Don’ Want To Grow Old Alone (Hammond Vocal)
14 Voodoo (Acoustic)
15 Long Distance Love (Previously Unreleased)
16 Conversation (Hammond & Justo Vocal)
17 When (Previously Unreleased)
18 Two Note Boogie (Previously Unreleased)
CD2 (Live Performance Recordings
01 Back Up Against The Wall (Atlanta ’78)
02 Sky High (Pittsburgh ’77)
03 Homesick (NYC ’81)
04 Champagne Jam (Tokyo ’78)
05 Jukin’ (Munich ’83)
06 Large Time (Munich ’83)
07 Angel (Pittsburgh ’77)
08 I’m Not Gonna Let It Bother Me Tonight (Tokyo ’78)
09 Jam (Atlanta ’78)
10 Spooky (Tokyo ’78)
11 Boogie Smoogie (Cleveland ’78)
12 Mixed Emotions (Atlanta ’96)
13 Imaginary Lover (NYC ’96)
14 So In To You (London ’78)



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