Flavio Ciotola, in arte "L'io", esordisce con un disco squisitamente indie-rock (nonostante egli si presenti come cantautore) con vaghe punte wave e rock inizio anni '80. Evidente l'influenza dei primi U2 e, un tantino meno spesso, dei Simple Minds dell stesso periodo. Pesanti riserve sui testi: nonostante siano genuina espressione di disagi giovanili, sono certamente troppo diretti, talvolta gratuitamente volgari (in barba al titolo) e non sempre risultano così impegnati.
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