Scritto da Gianluca Livi Martedì 08 Settembre 2015 15:14
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Scritto da Gianluca Livi Martedì 08 Settembre 2015 14:56
Ecco un altro trascurabile live dei Deep Purple, non più originali, non più mitici. |
Scritto da Gianluca Livi Martedì 08 Settembre 2015 11:08
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Scritto da Gianluca Livi Domenica 06 Settembre 2015 18:40
Questa è la prima edizione in vinile, pubblicata in occasione del Record Store Day. In passato, questo live era stato edito in compact disc ed in DVD, inserito nel boxset "Stand Up Collector's Edition" nel 2010, sebbene quasi tutto il concerto, tranne due brani, fosse apparso già nel 1993, nel cofanetto "25th Anniversary Box Set". I due brani esclusi (By Kind Permission Of e Dharma For One) erano invece stati pubblicati nell'antologia "Living in the Past" nel 1972. Detto questo, si tratta di un gran disco: audio ottimo ed esecuzione molto buona. La scaletta è già molto rappresentativa del percorso prog, nel periodo in cui ormai erano state abbandonate del tutto le sfumature blues del primo disco. L'audio non è eccezionale ma è comunque ottimo, se si considera l'anno di registrazione. Formazione Ian Anderson - voce, flauto traverso, chitarra acustica Martin Barre - chitarra elettrica John Evan - tastiere Clive Bunker - batteria, percussioni Glenn Cornick - basso tracklist Nothing Is Easy My God With You There To Help Me/By Kind Permission Of A Song For Jeffrey To Cry You A Song Sossity, You're A Woman/Reasons For Waiting/Sossity, You're A Woman Dharma For One We Used To Know Guitar Solo For A Thousand Mothers |
Scritto da Gianluca Livi Domenica 06 Settembre 2015 18:22
Inserire il voto in centesimi, ad es: 70/100 |
Scritto da Gianluca Livi Domenica 06 Settembre 2015 18:18
(Recensione apparsa sul n. 37, anno 2008, di “Musikbox - Rivista di cultura musicale e guida ragionata al collezionismo”, qui pubblicata per gentile concessione dell'autore). |
Scritto da Gianluca Livi Domenica 06 Settembre 2015 18:12
(Recensione apparsa sul n. 37, anno 2008, di “Musikbox - Rivista di cultura musicale e guida ragionata al collezionismo”, qui pubblicata per gentile concessione dell'autore).
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Scritto da Alessandro Splendori Domenica 06 Settembre 2015 11:38
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Scritto da Gianluca Livi Sabato 05 Settembre 2015 21:24
Giovanissimi, romani, preparati, i Portal Way esordiscono con un lavoro che è completamente esente da critiche, tanto risulta credibile a livello esecutivo, compositivo e di produzione. Andiamo per gradi: il genere è prog metal; loro sono in quattro; la musica è interamente strumentale. A voler trovare delle influenze è impossibile non citare i Dream Theatre, sebbene siano certamente presenti anche tracce della migliore produzione barocca e magniloquente (quella con predominanza di tastiere che ha fatto la fortuna di gruppi come Elp e Yes), nonché riferimenti all’universo progressivo made in Italy, in particolare gobliniano (ed infatti, alcuni loro brani sarebbero perfetti in contesti cinematografici): Claudio Simonetti sembra essere della partita, soprattutto quando Igor Campitelli si misura con effetti che richiamano il suono dell’organo a canne (The first battle, In the cathedral). A livello ritmico, il chitarrista Andrea Sgrilla è anch’egli vicino alle sonorità del folletto: nell’economia del suono risulta essere parsimonioso, talché le risonanze dure e metalliche non risultano mai predominanti sulla tastiera, esattamente come faceva Massimo Morante venticinque anni fa (negli assolo, invece, ha altri e più moderni punti di riferimento). Completano l’organico il bassista Margo Angeli (in Quick as lighting si palesa con un refrain colmo di tensione emotiva) e Omar Campitelli, batterista talmente competente che potrebbe suonare al posto di Portnoy, non certo nei Dream Theatre, ma senz’altro in gruppi come i Transatlantic o nei lavori solistici di Neal Morse. Peccato che la veste grafica (copertina a parte) sia assai infantile e la durata dell’opera si attesti sui 33 minuti scarsi. La qualità di questo album è parzialmente confermata nella seconda opera discografica, sempre valida ma di livello inferiore (qui la recensione di A&B). (Recensione apparsa sul n. 37, anno 2008, di “Musikbox - Rivista di cultura musicale e guida ragionata al collezionismo”, qui pubblicata per gentile concessione dell'autore). |
Scritto da Gianluca Livi Sabato 05 Settembre 2015 21:20
Band: Alessandro Mazziotti - flauto, zampogna zoppa, cornamusa, live electronics Mario Pio Mancini - violino, oud, bouzuki Leonardo Mattiello - basso, fretless Federico Stanghellini - chitarra elettrica ed acustica Andrea Piccioni - percussioni Gianluca Zammarelli - voce, chitarra battente |
Scritto da Gianluca Livi Venerdì 04 Settembre 2015 21:00
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