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David Castellano
Vedo Rock

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Scritto da Gianluca Livi Martedì 06 Ottobre 2015 20:46

Dopo "Confusione Complice" del 2009 e "Dimensione Leggerezza" dell'anno successivo, più i due live in studio "Solo e Acustico" e "Acustico e Solo" (il primo dei quattro lo abbiamo recensito qui in termini decisamente entusiastici), David Castellano pubblica un nuovo capitolo che, già dal titolo, offre uno scenario determinato ed incisivo.

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Federico Cimini
Pereira

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Scritto da Daniele Ruggiero Domenica 04 Ottobre 2015 13:09

A due anni di distanza dal primo lavoro, “L'importanza di chiamarsi Michele”, esce il secondo disco di Federico Cimini, cantautore cosentino classe '88, intitolato “Pereira”.
Per riassumere l'album citerei l'ultima strofa dell'omonima canzone: «le canzoni fanno la rivoluzione o quello che gli va». Questo è il messaggio spensierato dell'artista che ci porta in un mondo senza pretese, in cui racconta se stesso e ciò che lo circonda in chiave ironica e scanzonata.

Ispirato all'opera più famosa di Antonio Tabucchi, “Sostiene Pereira”, è un disco interessante, caratterizzato da diverse sonorità ricercate, che vanno dal pop al jazz, dallo ska alla ballata.
Si alternano chitarra, mandolino, pianoforte, strumenti a fiato ed un synth.
L'artista è bravo a destreggiarsi con la sua voce dalla timbrica piacevole e graffiante che, in alcuni brani, ricorda sorprendentemente un acerbo Rino Gaetano.

Federico Cimini è un menestrello moderno, racconta, spesso in rima, storie che parlano di adolescenza, che soffrono d'amore ed è abile ad orchestrarle con fantasia.
Narra di luoghi dove non ci sono né buoni né cattivi, esprime desideri, perde il sole, la faccia, le scarpe, ma continua a camminare lasciandosi alle spalle una fotografia, sperando in un mondo diverso.
Ad arricchire gli undici brani ci sono due divertenti camei con gli amici Simone Cristicchi e Kutso.
“Pereira” (pero in italiano) è un frutto succoso e colorato, dal gusto zuccherino, facile da cogliere e Federico ha mostrato ottime capacità nel coltivarlo.
Un disco che rallegrerà la vostra giornata.

 

Tracklist
Bianca
Pereira
Come Fare
Pelleliscia
L'assassino
Stella Cadente
Blu
Maria
Quel Giorno In Cui Credevo (di essere normale e invece mi sono dovuto nascondere)
Bruno L'erede Di Pino
Il Mondo Diverso

Formazione
Federico Cimini: voce, chitarre acustiche, tastiera e cori
Mirko Onofrio: flauto, clarinetto e cori
Antonio D'Amato: mandolino, bassi e cori
Giacinto Maiorca: batteria, pianoforte, piano elettrico, moog e cori
Giorgio Minervino: chitarre elettriche, pianoforte, organo e cori
George Saxon: percussioni, tastiera, pianoforte
Simone Copellini: trombe, flicorno
Kutso: voce fuori campo in “Bruno l'erede di Pino”
Simone Cristicchi: voce fuori campo in “Pelleliscia”

 

 

Jono
Silence

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Scritto da Gianluca Livi Sabato 26 Settembre 2015 21:08

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Secondo biglietto degli Jono, gruppo svedese di raro spessore artistico.
Nel descrivere questa opera discografica, vorrei semplicemente procedere per assonanze.

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David Gilmour
Rattle That Lock

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Scritto da Daniele Ruggiero Sabato 26 Settembre 2015 14:25

Brighton, sud Inghilterra. È qui che nasce “Rattle That Lock” di David Gilmour, quarto album solista a nove anni dal precedente “On A Island”.

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A.A.V.V.
Metal Years: Vol 1

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Scritto da Giovanni Loria Sabato 26 Settembre 2015 13:29

Non è davvero capace di restare troppo a lungo con le mani in mano, Andrea Ciccomartino: non pago di guidare, da ormai oltre un decennio, gli orgogliosi hardrockers Graal, giunti non da molto al traguardo del quarto album, lo abbiamo apprezzato disimpegnarsi come scrittore, prima su “Anni di Metallo”, seminale enciclopedia dedicata alle origini dell’Hard’n’Heavy capitolino (qui la recensione di A&B) e poi sul più recente “Kissed by Kiss”, tomo riuscito nell’autentica impresa di sviscerare una visuale inedita di un gruppo del quale era stato già scritto più o meno tutto (qui l'intervista all'autore, all'indomani dell'uscita editoriale).

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Messerschmitt
Naked Truth–Live@Closer

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Scritto da Giovanni Loria Giovedì 24 Settembre 2015 20:30

Ci sono voluti trent’anni perchè i Messerschmitt, prime movers della scena Metal romana, arrivassero finalmente al sospirato debutto sulla lunga distanza, con "Heavy Metal Fighters", licenziato dalla Ace Records in 100 copie e già diventato un ambito collectors’ item.

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Muse
Drones

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Scritto da Daniele Ruggiero Martedì 22 Settembre 2015 20:35

I Muse tornano in scena con "Drones", settimo lavoro in studio, maturo e teatrale, definito dal trio inglese un concept-album.

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Ghost
Meliora

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Scritto da Daniele Ruggiero Domenica 20 Settembre 2015 21:25

Meliora è una delle uscite più interessanti di questo 2015, terzo album dei Ghost, band svedese tanto misteriosa nell'aspetto quanto incisiva nella musica.
Papa Emeritus III possiede nuove vesti ma la voce è sempre quella inconfondibile che ci ha accompagnato in passato.

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Advent
Silent Sentinel

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Scritto da Valentino Butti Venerdì 18 Settembre 2015 21:20

Non si mettono sicuramente fretta gli americani Advent nel pubblicare i loro album…L’esordio, omonimo è datato 1997, il successivo “Cantus Firmus” è del 2006 e dopo 9 anni, finalmente, eccoli di nuovo  alla ribalta con “The silent sentinel” .

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Kidcat Lo-Fi
4 Seasons

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Scritto da Alessandro Splendori Venerdì 18 Settembre 2015 21:10

Secondo Ep, che pare preludere all'uscita di un album di lunga durata, per l'eclettica artista viennese Kidcat Lo-fi, che oltre a cantare e suonare la chitarra acustica, ha realizzato l'artwork di questo piccolo concept sulle stagioni. Si comincia da "Spring is a nasty bitch", un risveglio della natura che si rivela uno strazio se si soffre di allergia. Anche l'estate non è meno pesante, come ci spiega in "Hate summer": il caldo dà fastidio e la città si svuota diventando insopportabilmente noiosa.È quando le foglie cadono "e tutto muore", che ci si può trovare uno stato d'animo più rassegnato e quindi piacevole: è autunno e "Sounds like my favourite season". La stagione dell'amore in questo schema ribaltato non può che essere l'inverno ("Winter love song"), atteso per tutto l'anno, che stordisce ed avvolge col freddo e la neve. Una voce lieve ma impostata costituisce, insieme ad una buona costruzione del sound, la cosa migliore che emerge da questo breve lavoro.Il tema del capovolgimento della percezione delle stagioni è stato ampiamente battuto fin dai primi anni '80, ed anche l'utilizzo di un fuorviante registro musicale gioviale non rappresenta di certo una novità assoluta nel panorama. Bisognerà attendere l'uscita del resto delmateriale per avere un'idea più compiuta del potenziale di questa musicista che non nasconde di trarre ispirazione, in maniera davvero originale, da personaggi del calibro di Trent Reznor dei Nine Inch Nails e Beck.


 

Aisles
4:45 AM

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Scritto da Gianluca Livi Venerdì 18 Settembre 2015 20:14

Presagio Records, 2013.



Disco della piena maturità per i cileni Aisles - qui alla loro terza fatica discografica - perfettamente in grado di tradurre in un linguaggio attuale i fasti del prog anni '70 e i retaggi celebrativi profusi con il successivo movimento new prog.

Quanto al primo, è oltremodo evidente che i Genesis del tardo Gabriel e della formazione con Hackett rappresentano il principale punto di riferimento del sestetto sudamericano: in tal senso, i brani "Callarda Yarura", "4:45 AM" e "Melancholia" appaiono efficacissimi tanto nei loro ricorrenti intimismi prodromici di suggesttivi crescendo a vocazione magniloquente, quanto nell'abile alternanza tra tastiere con sinfonica attitudine e tagliente chitarra solista di stampo sognante.

Più vicino al concetto di (miglior) neoprogressive, è il richiamo ad un certo sound melodico, ma determinato, tipico di band anglosassoni come Pendragon e Pallas, concretizzato nei brani "Back my Strength", "The Sacrifice" e "Sorrow".

E, se da un lato "Hero" fa forcella tra i più fluidi e magnetici Marillion post-Fish e il dinamismo hard prog comune ai primi Rush e Kansas - mai abbandonando i Genesis dei periodi sopra richiamati - "Intermission" rappresenta una geniale commistione tra modernismo e vecchio stile: complesse e affascinanti ritmiche digitali che richiamano quanto profuso dai più elucubrativi King Crimson degli anni 2000, sono perfettamente addolcite da sonorità melodiche che esaltano l'efficacia comunicatica dell'Hackett più ispirato.

L'unico brano debole dell'intero lavoro, "Shallow and Daft" (tristememnte in bilico tra un ossessivo synth-pop che celebra gli infausti anni '80 e il new prog di stampo più beceramente commerciale), non scalfisce minimamente la validità di un album a dir poco ottimo, certamente da annoverare tra le migliori 20 uscite progressive del decennio attualmente in corso.

Voto 90/100


Tracklist
1. 4:45am (4:06)
2. Gallarda Yarura (4:32)
3. Shallow and Daft (4:52)
4. Back my Strength (4:54)
5. The Sacrifice (5:08)
6. The Ship (0:57)
7. Intermission (5:02)
8. Sorrow (6:57)
9. Hero (8:11)
10. Melancholia (10:41)

Band:
Sebastián Vergara - Vocals
Rodrigo Sepulveda - Guitar
Germán Vergara - Guitar
Alejandro Melendez - Keyboards
Daniel Baird-Kerr - Bass
Felipe Candia - Drums

 

 
 

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