Scritto da Gianluca Livi Martedì 06 Ottobre 2015 20:46
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Scritto da Daniele Ruggiero Domenica 04 Ottobre 2015 13:09
A due anni di distanza dal primo lavoro, “L'importanza di chiamarsi Michele”, esce il secondo disco di Federico Cimini, cantautore cosentino classe '88, intitolato “Pereira”.
Tracklist Formazione
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Scritto da Gianluca Livi Sabato 26 Settembre 2015 21:08
Secondo biglietto degli Jono, gruppo svedese di raro spessore artistico. Nel descrivere questa opera discografica, vorrei semplicemente procedere per assonanze. |
Scritto da Daniele Ruggiero Sabato 26 Settembre 2015 14:25
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Scritto da Giovanni Loria Sabato 26 Settembre 2015 13:29
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Scritto da Giovanni Loria Giovedì 24 Settembre 2015 20:30
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Scritto da Daniele Ruggiero Martedì 22 Settembre 2015 20:35
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Scritto da Daniele Ruggiero Domenica 20 Settembre 2015 21:25
Papa Emeritus III possiede nuove vesti ma la voce è sempre quella inconfondibile che ci ha accompagnato in passato. |
Scritto da Valentino Butti Venerdì 18 Settembre 2015 21:20
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Scritto da Alessandro Splendori Venerdì 18 Settembre 2015 21:10
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Scritto da Gianluca Livi Venerdì 18 Settembre 2015 20:14
Presagio Records, 2013. Quanto al primo, è oltremodo evidente che i Genesis del tardo Gabriel e della formazione con Hackett rappresentano il principale punto di riferimento del sestetto sudamericano: in tal senso, i brani "Callarda Yarura", "4:45 AM" e "Melancholia" appaiono efficacissimi tanto nei loro ricorrenti intimismi prodromici di suggesttivi crescendo a vocazione magniloquente, quanto nell'abile alternanza tra tastiere con sinfonica attitudine e tagliente chitarra solista di stampo sognante. Più vicino al concetto di (miglior) neoprogressive, è il richiamo ad un certo sound melodico, ma determinato, tipico di band anglosassoni come Pendragon e Pallas, concretizzato nei brani "Back my Strength", "The Sacrifice" e "Sorrow". E, se da un lato "Hero" fa forcella tra i più fluidi e magnetici Marillion post-Fish e il dinamismo hard prog comune ai primi Rush e Kansas - mai abbandonando i Genesis dei periodi sopra richiamati - "Intermission" rappresenta una geniale commistione tra modernismo e vecchio stile: complesse e affascinanti ritmiche digitali che richiamano quanto profuso dai più elucubrativi King Crimson degli anni 2000, sono perfettamente addolcite da sonorità melodiche che esaltano l'efficacia comunicatica dell'Hackett più ispirato. L'unico brano debole dell'intero lavoro, "Shallow and Daft" (tristememnte in bilico tra un ossessivo synth-pop che celebra gli infausti anni '80 e il new prog di stampo più beceramente commerciale), non scalfisce minimamente la validità di un album a dir poco ottimo, certamente da annoverare tra le migliori 20 uscite progressive del decennio attualmente in corso. Voto 90/100 Tracklist Band:
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