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Lanzetti Roversi
Quasi English

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Scritto da Gianluca Renoffio Sabato 22 Agosto 2015 19:36

L’incontro tra la storia passata e quella recente del progressive italiano ha portato a questo album sorprendentemente (mica tanto poi dato il calibro degli autori), innovativo e fresco. La voce di Lanzetti (fondatore degli Acqua Fragile, voce della PFM ed una vita passata sui palchi) e la vena compositrice nonché la bravura tecnica alle tastiere di Roversi (leader dei Moongarden e con molteplici collaborazioni con Submarine Silence, Mangala Vallis, Scraps Orchestra …) si fondono in sonorità che pur inserite nella vena prog/neo-prog italiana la superano sperimentando melodie e contaminazioni che vanno dal blues di “Have no standing” alla classica di “Bel Canto”.

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Wilco
Star Wars

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Scritto da Gianluca Livi Sabato 22 Agosto 2015 14:24

Ritornati ad un chitarrismo accentuato, i sei di Chicago presentano un'opera che, pur priva di capolavori, annovera testimonianze di rinnovato spunto creativo tra i quali vanno citati almeno "You satellite", il pezzo più notevole dell'album, con i suoi innegabili richiami al passato; Taste The Ceiling, carica di profusioni  folk; Magnetized che cita con ossequio i Beatles più psichedelici. Non si grida più al miracolo, ma si parla di una rassicurante conferma, come deve essere a questo punto della carriera. A differenza di quanto alcuni esaltati stanno scrivendo in rete, i Wilco non hanno messo gratuitamente a disposizione l'album per mera generosità: il loro merito sta, invece, nell'aver capito che la formula che in passato vedeva il tour come mezzo di promozione del disco, si è recentemente incredibilmente invertita, giacché gli album non si vendono più. E' quindi l'uscita discografica che oggi promuove il tour, l'unica vera fucina di denaro dell'attuale business musicale. Scelta obbligata, quindi, per un gruppo, come i Wilco, che opera prevalentemente dal vivo.


 

Iacopo Fedi & Family Bones
Over The Nation

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Scritto da Gianluca Livi Sabato 22 Agosto 2015 14:21

Piuttosto che spaziare dal rock al folk-blues, come viene presentato nei comunicati stampa, questo esordio discografico cita la musicalità tipica del cantautorato americano di stampo fortemente introspettivo - su tutti il Tom Waits più disfattista e il Neil Young solitario di stampo pessimista - ma con una vocalità che risulta fortemente influenzata dal Bono Vox più aguzzo e intenso.
Ne esce fuori una formula del tutto inusuale, oltremodo personalizzata, peraltro caratterizzata dall'assenza di una band vera e propria giacchè l'artista si cimenta prevalemente alla chitarra, avvalendosi di un batterista in un solo brano.
In uscita il 6 ottobre per Cabezon Records (www.cabezonrecords.com/).

tracklist
Sr Napoleon
The Tent of Meeting
This Hard War
True Confession
Electro Domino
Hold On
Beg your Pardon
Over the Nation
My Religious War

Credits
Publishing by Cabezon Italy
Booking by Giuseppe Gioia Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.  
Massimo Carloni plays drums on "This Hard War" All songs written, arranged and played by Iacopo Fedi 
Artwork by Alessandro Longo Photos by Davide Cazzola and Alice Ferrara 
Executive producer tasks by Mario Vallenari 
Mastered by Davide Saggioro at Wise Mastering (VR) 
Edited by Nacor Fischetti Mixed June 2015 by Iacopo Fedi Recorded March 2015 at Low Fi Studio (AP) 


 
 

Rainbow
Denver 1979. Down to Earth Tour

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Scritto da Gianluca Livi Venerdì 21 Agosto 2015 15:54

Inaspettata nuova uscita discografica a nome Rainbow per mano della label indipendente Cleopatra Records, che in passato aveva ristampato alcune releases dei Captain Beyond e degli Zephyr di Tommy Bolin (si tratta di gruppi rientranti nella sfera dei Deep Purple giacchè nei Captain Beyond militava il primo singer della band, Rod Evans, mentre Tommy Bolin sostituì Ritchie Blackmore nell'ultimo album degli anni '70, "Come Taste The Band").
In edizione gatefold con lamina olografica in argento, l'opera è edita in vinile in sole 3000 copie, in tre diversi colori (1000 per ciscun colore).
La data documenta il concerto tenuto alla Music Hall di Denver, in Colorado, il 16 novembre del 1979, già ampiamente bootlegato in cd negli anni passati.
Audio appena dignitoso, scaletta non da urlo, prevalentemente incentrata sull'album "Down to Earth" - il primo con Graham Bonnet alla voce - dal quale sono estratti ben cinque brani a fronte di due soli classici dell'era Ronnie James Dio ("Man On The Silver Mountain" e "Long Live Rock 'N' Roll").
Formazione ottima: Blackmore e Bonnet sono coadiuvati dai superlativi Roger Glover, Don Airey e Cozy Powell, impeccabili, come sempre, nel supportare il leader inglese nelle sue geniali stravaganze. 

Band

Vocals – Graham Bonnet
Guitar – Ritchie Blackmore
Bass – Roger Glover
Keyboards – Don Airey
Drums – Cozy Powell

Tracklist
A1 Eyes Of The World, Written By Ritchie Blackmore, Roger Glover - 7:02
A2 Love's No Friend, Written By Ritchie Blackmore, Roger Glover - 6:56
B1 Since You Been Gone, Written By Russ Ballard - 5:09
B2 All Night Long, Written By Ritchie Blackmore, Roger Glover - 5:01
C1 Lost In Hollywood, Written By Cozy Powell, Ritchie Blackmore, Roger Glover - 22:17
D1 Man On The Silver Mountain, Written By Ritchie Blackmore, Ronnie James Dio - 6:30
D2 Long Live Rock 'N' Roll, Written By Ritchie Blackmore, Ronnie James Dio - 2:36





Tracklist Hide Credits

A1 Eyes Of The World
Written-By – Ritchie Blackmore, Roger Glover
7:02
A2 Love's No Friend
Written-By – Ritchie Blackmore, Roger Glover
6:56
B1 Since You Been Gone
Written-By – Russ Ballard
5:09
B2 All Night Long
Written-By – Ritchie Blackmore, Roger Glover
5:01
C1 Lost In Hollywood
Written-By – Cozy Powell, Ritchie Blackmore, Roger Glover
22:17
D1 Man On The Silver Mountain
Written-By – Ritchie Blackmore, Ronnie James Dio
6:30
D2 Long Live Rock 'N' Roll
Written-By – Ritchie Blackmore, Ronnie James Dio
2:36

Companies, etc.

Credits

 

Doc Holliday
Gunfighter. The Best Of The 90s

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Scritto da Gianluca Livi Venerdì 21 Agosto 2015 15:51

Strana operazione, questa: il cd raccoglie il meglio della produzione nineties dei Doc Holliday, ottimo gruppo southern americano relativamente famoso nel decennio precedente.
Tuttavia, curiosamente, la produzione degli anni '90 si limita a due soli album ("Son Of The Morning Star" e "Legacy").
Nondimeno, questa raccolta merita una certa attenzione: oltre ad essere un'ottima occasione per ascoltare una manciata di brani che passarono del tutto inosservati quando uscirono (ad un prezzo irrisorio, peraltro), contiene un brano inedito, uno reintepretato e tre remix.
Opera caldamente consigliata agli amanti del genere.





tracklist

Never Another Night
Let It Ride
Renegade
Rebel Girl (2003 Remix)
Damn Yankees
Love That Burns
On The Run
Hoodoo Man
All Of My Life
Through With You
Workin' Man (2003 Remix)
Song For The Outlaw
Son Of The Morning Star (2003 Remix)
Redneck Rock & Roll Band

Vocals ' Bruce Brookshire
Backing Vocals ' John Turner Samuelson
Bass Guitar ' Daniel Bud Ford
Drums ' Danny "Cadillac" Lastinger*
Guest, Guitar, Soloist ' Bernie Marsden (tracks: 6)
Guest, Harmonica ' Kenny Wright (tracks: 8, 10)
Guest, Organ ' Eddie Stone (tracks: 1)
Keyboards ' Bruce Brookshire
Lead Guitar ' Bruce Brookshire, John Turner Samuelson

Notes
All tracks previously released (on "Son Of The Morning Star" or "Legacy") except #1 (new version) and #6 (new song).
Tracks 4, 11 and 13 remixed.



 
 

Tito & Tarantula
Lost Tarantism

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Scritto da Gianluca Livi Venerdì 21 Agosto 2015 15:47

Pessima operazione. L'album raccoglie outtakes estratte da "Tarantism", prima fatica discografica della band. Non ci siamo proprio: si tratta effettivamente di scarti che nulla hanno a che vedere con il sound di quell'album. Sembra di ascoltare una versione sbiadita dei Rolling Stones più sbiaditi. Veramente brutto. Siamo lontanissimi dalla qualità di Angry CockroachesAfter Dark, due bellissimi brani che facevano parte della colonna sonora del cult movie "Dal tramonto all'alba" (contenuti anche nel citato "Tarantism"). Operazione che raschia il fondo del barile sfruttando il nome di una band che ha saputo fare molto meglio. Peccato.



 

La Nuova Creazione
Harleking – Re dei colori

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Scritto da Roberto Cangioli Giovedì 20 Agosto 2015 20:46

Questo è un progetto nato più di 30 anni fa. Verso la fine degli anni ’70 in provincia di Verona, un gruppo di amici, allora poco più che ragazzi, realizzò un’opera rock dal titolo “Harleking, il re dei colori”.  La Nuova Crezione – questo il nome dell’ensemble – produsse musica, testi, scenografie per mettere in scena uno spettacolo al fine di divertirsi, esprimersi ma anche dare occasione per farsi conoscere. Alcuni di loro in effetti sono riusciti farsi strada nel mondo della musica, in vari ambiti, classica, jazz e rock (vedi nota “I musicisti” in coda alla recensione).

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Monolith
Even More

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Scritto da Gianluca Livi Giovedì 20 Agosto 2015 19:14

Seconda uscita discografica per i Monolith che scelgono territori ostinatamente grunge palesando competenza e credibilità, anche quando percorrono gli inquieti ma magnetici malesseri di stampo psych. Evidenti i richiami a Soundgarden, Alice in Chains e Jane's Addiction, mai saccheggiati bovinamente, sempre citati in termini di doveroso ossequio, con maestria negli arrangiamenti, ottima attitudine alla contestualizzazione e non meno valide doti esecutive, sia strumentali, sia vocali.Disco che difficilmente finirà a prendere polvere su uno scaffale. Garantito!


 

L'io
Bon Ton

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Scritto da Gianluca Livi Giovedì 20 Agosto 2015 18:52

Flavio Ciotola, in arte "L'io", esordisce con un disco squisitamente indie-rock (nonostante egli si presenti come cantautore) con vaghe punte wave e rock inizio anni '80. Evidente l'influenza dei primi U2 e, un tantino meno spesso, dei Simple Minds dell stesso periodo. Pesanti riserve sui testi: nonostante siano genuina espressione di disagi giovanili, sono certamente troppo diretti, talvolta gratuitamente volgari (in barba al titolo) e non sempre risultano così impegnati.


 
 

Arturo Stàlteri
Cool August Moon

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Scritto da Gabriele Martelli Giovedì 13 Agosto 2015 18:27

Riarrangiare e rivisitare la musica di Brian Eno può apparire un’operazione rischiosa e quasi sacrilega data la caratura del musicista (o meglio del “non-musicista”) inglese, viene subito da pensare quale utilità possa esserci nel mettere mano a composizioni che già sono ritenute perfette e perfettamente espressive di quanto ideato da Eno.

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GattuZan
DolceVita!

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Scritto da Gianluca Renoffio Domenica 09 Agosto 2015 10:06

Che fatica! Nessuno mi aveva detto che collaborando con Artists and Bands avrei dovuto affrontare prove come quella che ho dovuto superare per recensire questo album. I Guttuzan sono una band umbra che nel proprio Palma Res ha la fresca vittoria alla rassegna Arezzo Wave Umbria 2015. Bella premessa quindi …

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