Questo è un progetto nato più di 30 anni fa. Verso la fine degli anni ’70 in provincia di Verona, un gruppo di amici, allora poco più che ragazzi, realizzò un’opera rock dal titolo “Harleking, il re dei colori”. La Nuova Crezione – questo il nome dell’ensemble – produsse musica, testi, scenografie per mettere in scena uno spettacolo al fine di divertirsi, esprimersi ma anche dare occasione per farsi conoscere. Alcuni di loro in effetti sono riusciti farsi strada nel mondo della musica, in vari ambiti, classica, jazz e rock (vedi nota “I musicisti” in coda alla recensione).
Di quella esperienza però sono rimaste solo alcune vecchie registrazioni su cassetta. Nel 2012 i vecchi amici si ritrovano per una grande festa ritrovo in cui ripropongono dal vivo alcuni brani di quel repertorio, ottenendo un largo consenso di pubblico. Ciò li induce a dare seguito in maniera più concreta a quella serata. Da quell’opera rock vengono scelti 12 brani tra quelli ritenuti tra i più significativi e attuali e in conseguenza aggiornati con nuovi arrangiamenti. Dalla pubblicazione del disco, risalente a un anno fa, l’ensemble ha iniziato a riproporre lo spettacolo in linea con l’originaria opera rock, avvalendosi di giovani protagonisti al fine di creare un nuovo solido legame tra vecchie e nuove generazioni di artisti. Arlecchino viene ritratto nell’opera come vecchio, depresso, dimenticato dal suo pubblico. Vuole tentare di inscenare un ultimo spettacolo in cui rivendicare il diritto a recuperare i colori, le emozioni autentiche, quelle per cui vale la pena vivere, in contrapposizione al grigio appiattimento e alle banalità quotidiane che prediligono l’apparire all’essere. Durante una cena organizzata con i vecchi amici, le maschere di un tempo, organizza un ultima burla per dimostrare di possedere ancora lo scettro come il “Re dei colori”. L’impresa si dimostrerà ardua e spossante, ma al termine prevarrà la consapevolezza che la musica, con la sua arte, la sua fantasia, i suoi “colori”, vinceranno sul grigiore circostante. Alquanto presumibile che non sia possibile slegare musica e rappresentazione teatrale. Il CD è di fatto un estratto dall’opera rock e risente della narrazione, del canto, delle pause tipiche di queste “colonne sonore”. Tuttavia l’amalgama dei vari musicisti, i loro studi classici prima e la loro maturata esperienza in vari ambiti musicali quali il rock e il jazz, ne hanno determinato gli arrangiamenti, che prediligono soprattutto il folk rock, il rock melodico, ma anche il progressive (David Cremoni, che assieme a Leonardo Morelato e Gustavo Rebonato – tra gli ideatori della prima ora – firma l’opera, è componente dei Moongarden). Perciò “Harleking” si presta all’ascolto come un concept album variegato, in cui si srotola la narrazione dell’opera teatrale; dal folk della “Giostra dei colori”, passando attraverso il rock melodico de “Il faccendiere”, “Da bambina”, “Tutto va bene”, per approdare a sonorità che strizzano l’occhio al prog come in “Scaramouche”, “Il convincimento” e “La Burla”. Brani che suonano straordinariamente attuali, sia dal punto di vista lirico e tematico, sia sotto il profilo musicale. Di quella bellissima e unica esperienza datata 1977 sono rimaste tracce che Gianluca Renoffio ha pazientemente ricostruito e redatto, insieme a interviste, documenti, articoli e foto dell’epoca a creare il libro “La Nuova Creazione” (acquistabile sul sito ilmiolibro.kataweb.it). Ascoltare la musica, le canzoni, e leggere il libro di quello che fu, e che è tuttora l’espressione de “lo spirito di una generazione” è davvero emozionante. 85/100
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Leonardo Morelato: pianoforte e tastiere Anno: 2014
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