“Inuit” è il titolo del primo album degli Armonite (1999 - Mellow Records), una band nata nel 1996 dalle parti di Pavia e che prevedeva quanto meno una line up piuttosto inusuale: tastiere, basso, batterie e…due violini. “…
Ci sono pochissimi elementi di richiamo al prog ‘canonico’, forse solo l'impostazione classicheggiante degli strumenti (tastiere e violino, ma la chitarra è assente) e scelte ritmiche molto variegate che caratterizzano l'incedere di tutti i brani.” Così scriveva Ezio Candrini su Paperlate nel luglio del 2000. Allo scrivente questa impostazione classica in un disco rock completamente strumentale piacque molto. C’era molta tecnica, ma anche passione, non solo per il progressive, anzi: gli Armonite strizzavano l’orecchio a sonorità più spigolose, hard, ma che grazie alle tastiere, ai due violini coinvolti in una sorta di dialogo musicale e all’assenza delle chitarre, erano rese originalmente più arrotondate e più avvicinabili a un orecchio che prediligeva il lato classico – importantissimo se non fondamentale – nel progressive rock. Dopo una serie di fortunati concerti (il sottoscritto ebbe modo di applaudirli più volte al Thunder Road di Codevilla, uno dei locali dell’Oltrepò pavese più in voga nel decennio 1998/2008) degli Armonite si perdono le tracce; fino agli inizi dello scorso anno, in cui due elementi della prima ora, Paolo Fosso (tastiere) e Jacopo Bigi (violino) decidono di formare una nuova band mutuando il nome dalla loro vecchia. Le idee “intrappolate” per dieci anni sono sufficienti a Paolo per scrivere nuovi brani e registrare dunque un album di caratura internazionale: a Paolo e Jacopo si uniscono Colin Edwin, già bassista dei Porcupine Tree e il batterista olandese Jasper Barendregt. La registrazione viene effettuata a Pavia, ma per la produzione i due musicisti pensano a qualcuno che possa dare maggior valorizzazione a quel sound che già in parte aveva connotato la loro precedente esperienza: Paul Reeve, primo produttore dei Muse. Dopo un’incubazione di circa 6 mesi e il mastering effettuato niente meno che agli Abbey Road Studios di Londra, “The Sun Is New Each Day” viene pubblicato a giugno dello scorso anno. Il titolo prende ispirazione dal celebre aforisma di Eraclito sulla peritura delle cose terrene, così bene rappresentato anche dall’art-work della copertina - curato da AquaSixio – in cui è rappresentato un paesaggio apocalittico. Complessivamente l’album riprende parte delle sonorità che furono di “Inuit”, anche se il suono risulta più dettagliato, preciso, professionale, ma soprattutto attuale. Così come attuali risultano alcuni accorgimenti ed effetti che enfatizzano il significato delle singole tracce. Ad esempio il suono preso a prestito da Anders 'Goto80' Carlsson in “Insert Coin”, un tributo ai giochi elettronici anni ’80 e ’90 o la voce di Samuel Gomper, catturata per “’G’ as in Gears”. Ciascuna traccia rappresenta un tema: il rifiuto a una vita votata completamente al lavoro (l’opener e concitata “Suitcase War” in cui la sezione ritmica Edwin/Barendregt è particolarmente esaltante), la passione per l’esplorazione spaziale e la tecnologia (in “Satellites” riecheggiano synth di J.M.Jarre e Larry Fast), ma anche l’eco di racconti indimenticabili, come il richiamo agli uomini in grigio della novella “Momo” di Michael Ende (“Die Grauen Herren”) o al Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery (“Le temps qui fait ta rose”, delicato episodio acustico lasciato al pianoforte e al violino). In “The Sun Is New Each Day” si percepisce l’intenzione di avvicinare un pubblico eterogeneo che spazia dall’hard rock, all’elettronica, alla musica classica, alla world music (“Sandstorm”) e ovviamente al progressive rock. Un album emozionante che restituisce e rinnova l’esperienza interessante iniziata con “Inuit”. Bentornati! Nei mesi scorsi la band ha dato il via al progetto “The Soundtrack Is New Each Day - Colonne Sonore in Violin rock”, arrangiamenti originali di brani tratti da film e serie televisive, da “Game Of Thrones” a “He's A Pirate”, passando attraverso “Harry Potter” e “La Storia Infinita”. Alcuni di essi sono già disponibili su YouTube. L’intento è di portare questi brani dal vivo, assieme a quelli del loro repertorio, con un breve tour entro il 2016. “The Sun Is New Each Day” è scaricabile gratuitamente dal sito della band www.armonite.com e ascoltabile su soundcloud.com. Per rimanere aggiornati sulle novità andate sulla loro pagina Facebook: www.facebook.com/armonitemusic |
Jacopo Bigi: violino elettrico Anno: 2015 |