Servizio fotografico a cura di Scattidiluce
Sergio Cammariere compare al pianoforte lievemente illuminato da una sola luce che arriva dall'alto, raccolto su se stesso inizia il suo assolo (un tributo a Don Grolnik, pianista e compositore statunitense) in maniera altrettanto lieve.
E' il suo modo di prendere per mano il pubblico dell’Europauditorium di Bologna per condurlo in un universo musicale fra i più raffinati nel panorama della musica italiana ed europea.
Definire Sergio Cammariere non è semplice e l’ ultimo lavoro, che porta unicamente il suo nome e cognome, ne è la prova. In esso convivono pezzi jazz, swing e spennellate sudamericane( bossa e tango), sapori che il musicista crotonese si diverte a rimescolare durante tutto il concerto, tanto da strappare all’ascoltatore un sorriso alle prime note di ogni brano; del resto egli stesso, in una recente intervista, parla del nuovo album come della sintesi delle sue vicende musicali, una sorta di autobiografia sonora.
Il prodotto di queste "vicende" è un musicista e compositore completo, in grado di spaziare dal jazz, che rimane la sua prima passione e struttura portante, alla composizione di colonne sonore per films, dalle atmosfere classiche da canzone d'autore, fino ad una capacità straordinaria di improvvisazione. Già, l’improvvisazione, questa capacità che la maggior parte dei musicisti classici invidiano ai jazzisti, la capacità di mettere qualcosa di proprio in un’idea altrui e che viene rappresentata nel cuore del concerto da Cammariere ed il bravissimo violinista Olen Cesari, entrambi dotati di un finissimo orecchio assoluto.
I due per diversi minuti giocano con il pubblico, lo invitano a proporre un qualsiasi frammento melodico che “acchiappano” al volo con sorprendente precisione e rielaborano in stili e generi diversi, dal jazz alla fuga bachiana..evidentissima la sintonia tra i due, gli anni di lavoro insieme, la comprensione delle intenzioni che “prendono suono” in una fusione perfetta dei due strumenti. Estro e talento cristallino.
Nella musica di Cammariere, come nei suoi atteggiamenti non c'è ostentazione nè finzione, ma pulizia, solo quello che viene da dentro.
Si percepisce nettamente il desiderio di farsi capire dal pubblico, emozionandosi lui stesso: Sergio introduce l’omaggio a Lucio Dalla con un breve e commosso ricordo di un episodio in cui il grande cantautore recentemente scomparso si era voluto unire a lui , quando era ancora sconosciuto al grande pubblico, in un locale romano suonando i bonghetti ; poche parole ed il suono di una toccante “Piazza grande” avvolge l’Europauditorium, un equilibrio perfetto tra voce, pianoforte e un violino dolce, giocoso ed essenziale di Cesari, che pure con Dalla ha lavorato tanto.
I musicisti con i quali collabora da oltre dieci anni, tutti raffinatissimi nei loro assoli e nell’intreccio di continue ricerche sonore che mai si fanno pura ostentazione virtuosistica, completano una serata assolutamente da non perdere per chiunque ami, certo, la musica d'autore e i talenti del jazz, ma abbia anche voglia di partecipare alle emozioni che con così tanta cura ed eleganza Sergio Cammariere lascia delicatamente scivolare dalle sue note direttamente in platea.
Data: 19/03/2012
Luogo: Bologna - Teatro Europa Auditorium
Genere: Cantautorato