Parlando di Heavy Metal nazionale, in particolare capitolino, esistono un gran numero di band che si sono formate nei primi anni '80 e si sono sciolte nell'arco di un decennio, talvolta di un lustro appena, dopo aver pubblicato uno o due titoli od essere fugacemente apparsi in qualche compilation, puntualmente edita da estemporanee e semisconosciute label indipendenti.
Tutte quelle band, tra queste, che si sono poi riformate successivamente - come i Raff (li abbiamo intervistati QUI) o i Messerschmitt (QUI la rece del loro ultimo album), giusto per citarne un paio - possono a pieno titolo fregiarsi del titolo di "band storica" del panorama italiano. I T.I.R. posseggono questo blasonato substrato, essendosi formati nel lontano 1980. Apparsi con il pezzo "Amsterdam" (aka "Nell'Anima") nella nota compilation "Metallo Italia", edita nel 1985, si sciolgono una prima volta nel 1986, per poi rinascere tre anni dopo, pur in chiave hard rock. Dopo un secondo split, la band resuscita definitivamente nel 2006, pubblicando, appena cinque anni dopo, l'album omonimo per la Jolly Roger Records. Tra i pochi nel panorama italiano a cantare in lingua italiana (tra questi, come non citare i S.O.S. dell'indimenticato Fernando Regaldo, di cui abbiamo parlato QUI e QUI?), i T.I.R. graffiano le orecchie con un sound di Heavy Metal "vecchio stile", con il chiaro intento di non voler innovare alcunché ma, più semplicemente, di tributare un genere giudicato intramontabile e ancora oggi capace di generare passione e positive energie. L'incontro della band con Stefano "Lemmy" Denni, titolare del negozio di dischi Ace Records Roma (www.facebook.com/acerecordsroma/) - nonché bassista di alcune band minori del panorama hard della Capitale (Virus, John Lory Band), genera questa interessante ristampa, primigenea trasposizione in vinile di un vecchio demo della band costituito da soli due brani, il citato "Amsterdam" e l'omonimo "TIR", entrambi capaci di evidenziare quello che fu il potenziale di un band che - pur con limitati mezzi materiali i cui effetti sono oggi ben riscontrabili all'ascolto - emulava con puntuale credibilità i maestri indiscussi di quella incredibile ondata che fu la NWOBHM. Il pezzo - seconda uscita di questa promettente realtà che è sia negozio, sia label discografica (la prima è stata l'album "Wheel of time" dei Way Out, altra band le cui origini risalgono a parecchi anni fa) - esce in 250 copie, di cui 100 in versione limited, con poster, cartolina autografata, patch e merch form. Da notare, per dovere di completezza, che la Ace Records Roma nasce dalle ceneri della Ace Records, label romana che, a partire dai primi anni '10, ha riscoperto diversi titoli di antiche band metallare o hard rock (Schwartz, Way Out, Donna?, Black Out, Messerschmitt, Mayhem, S.O.S), arrivando anche a pubblicare due compilation che testimoniano l'attualità della sena dura capitolina, entrambe molto apprezzate da A&B ("Metal Years Vol. I & Vol. II", recensite rispettivamente QUI e QUI). |
Frankie Force: Vocals Sergio Bonelli: Guitar Danilo Antonini: Guitar Tommy Conti: Bass Fausthor: Drums Anno: 2018 Formato: 7'
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