Album

Fabio Furnari
Oggi niente pasto

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Scritto da Max Casali Domenica 12 Novembre 2017 18:31

Ce ne fossero di Fabio Furnari! Ossia, di personaggi a tutto tondo, capaci di non curare soltanto la propria progettualità ma di essere consci che il sottobosco artistico pullula di sorprendenti idee e lui, con instancabile caparbietà, di continuare a stanarne il più possibile e valorizzarli da un decennio, fondando l’etichetta Terre Sommerse (vedi più avanti) e con la quale edita le 12 tracce di “Oggi niente pasto”: un sentiero tra pop, narrazione cantautorale e venature jazz che sorprende, nondimeno, per la spiccata sensibilità delle liriche, in cui l’occhio vigile di Fabio lascia trapelare il dolore verso l’umiliata socialità e le sue insanabili piaghe devastanti. Addentrandoci nello specifico, “Questa notte piena di ricordi” mostra una tastiera delicata che si fonde in un bel binomio con la voce del Nostro, mentre “Sono venti” evidenzia eleganti tappeti e svisate di acustica che creano un efficace quadretto riflessivo. Nella title-track prevale, invece, il graffio dell’electric-guitar a sottolineare quanto Furnari rimase colpito dalla devastazione della Croazia e l’incrocio di occhi disperati che gli ripeterono, appunto, “Oggi niente pasto”. Scorrendo tra i titoli troviamo “La mano destra”, brano fluido ed accattivante, al bivio tra Ivan Graziani ed i Nomadi.

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Isproject
The archinauts

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Scritto da Valentino Butti Domenica 12 Novembre 2017 18:16

Is Project è l’interessante proposta del duo pugliese composto da Ivan Santovito ed Ileana Salvemini. Per una serie di circostanze, i due sono notati ed entrano in contatto con Fabio Zuffanti (qui in veste di talent scout), il quale, intravedendone le potenzialità, li invita a dare forma compiuta ai brani già elaborati da Santovito per soli pianoforte e voce. 

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Wobbler
From Silence To Somewhere

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Scritto da Gianluca Livi e Valentino Butti Domenica 05 Novembre 2017 19:57


Doppia recensione per "From Silence to Somewhere - Wobbler"

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Peter Piek
Plus

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Scritto da Cosimo Mongelli Venerdì 03 Novembre 2017 18:00

Riecco tra noi Peter Piek: artista a tutto tondo tedesco, musicista e pittore assieme, cantore di storie d'amore e favole semplici. Riecco tra noi Peter Piek e il suo nuovo lavoro,

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Erezed
Ventre

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Scritto da Max Casali Venerdì 03 Novembre 2017 15:05

Espansioni creative e nuove prese di coscienza. Tanto fomenta nel Ventre degli Erezed che debuttano con un concept-album assai ben congegnato e opulento nell’insieme. 

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South Zone Saxophone Quartet
Other Size

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Scritto da Bartolomeo Varchetta Giovedì 02 Novembre 2017 19:47

Questo album è la dimostrazione tangibile di quanta espressività può essere racchiusa nel sassofono.
Quattro sassofoni coprono tutte le gradazioni tonali, privi di accompagnamento da parte di altro strumento, né ritmico né solistico, che danno prova di affiatamento (e in questo caso, nel vero senso del termine) fuori dal comune.

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Metropol Parasol
Farabola

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Scritto da Max Casali Giovedì 02 Novembre 2017 19:35

In meno di due anni di militanza i viareggini Metropol Parasol arrivano all’esordio con “Farabola”, comprensive di 7 tracce stratificate e dal diverso rilievo.

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Chris Hillman
Bidin' my time

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Scritto da Jacopo Giovannercole Giovedì 02 Novembre 2017 13:04

Artefice da sempre di un Country Rock stratificato e multiforme, Chris Hillman non sempre viene considerato fra i padri effettivi del suo genere.

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David Gilmour
Live at Pompeii

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Scritto da Bartolomeo Varchetta Giovedì 02 Novembre 2017 12:17

L’anfiteatro di Pompei, il Vesuvio sullo sfondo, David Gilmour con la sua consumata Fender Stratocaster imbracciata. 

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Ianus Piano Duo
Sei per due

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Scritto da Bartolomeo Varchetta Mercoledì 01 Novembre 2017 18:33

Nato dal sodalizio artistico tra la partenopea Orietta Caianiello e dal capitolino Antonio Sardi de Letto, “Sei per due” è un album d’eccellenza per intensità evocativa e spessore tecnico. L’incisione risale ad una esibizione dal vivo del 30 Marzo 2003 tenutasi presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e mostra in tutto il suo splendore l’intesa musicale venutasi a creare tra i due pianisti.

“Sei per due” perché il concerto ha come oggetto la rivisitazione in chiave pianistica di alcune composizioni del cosiddetto Groupe des Six, così come etichettato dal critico Henri Collet, ovvero quel gruppetto di sei musicisti che nei primi anni venti del secolo scorso condivisero ideali musicali e desideri avanguardistici in una Parigi alla ribalta in una Europa alla ricerca di identità ma ancora frastornata dalla immatura presunzione della cosiddetta società civile che proprio in quegli anni esprimeva la propria bellicosa idiozia come fosse un vanto.

 

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