Quest'opera si caratterizza per un approccio assai garbato e misurato al prog e al new prog. Tralasciando la lezione impartita dai Beatles, chiaramente rinvenibile in "Happy Song", l'autore cita con rispetto i suoi idoli adolescenziali: tracce di IQ e Marillion sono chiaramente presenti in "Early Morning Musings" mentre echi del primo Hackett e dei King Crimson più romantici si scorgono nella lunga suite "The Dream". A dispetto del titolo, è assente l'influenza dei Jethro Tull in "Taking a stroll with Jethro", brano che sembra invece richiamare alcuni degli episodi più pastorali dei primi Genesis. Sinfonismi e barocchismi sono assenti in questo disco, capace invece di citare il lato delicato, a tratti surreale, dello specifico genere, in bilico tra l'impalpabile eterea attitudine della scena canterburyana e il romanticismo delicato dei Camel d'annata, con sporadiche influenze jazz. Se ci è permesso proporre due critiche a vocazione costruttiva, ci è apparsa fuori luogo l'apertura pop di "Happy Song", una parentesi più spensierata che sarebbe stato opportuno collocare nel mezzo, proprio come fu per "I Know What I Like (In Your Wardrobe)" in "Selling By The Pound". Inoltre, se appaiono innegabili le doti vocali Alessandra Turri, il suo stile non sembra perfettamente aderente alle musiche profuse nel disco, maggiormente efficace, a modesto parere di chi scrive, nella compagine pop, se non dell'easy listening. Non a caso, l'opera conserva il suo maggiore potenziale nelle manifestazioni strumentali, come nella citata "Taking a stroll with Jethro" o nella intimista "Through the corridor", una sorta di acquerello conclusivo che evoca la struggente malinconia di "Aisle Of Plenty", di genesisiana memoria. tracklist Happy song Early Morning Musings The Dream Taking a stroll with Jethro Through the corridor (alternative version) band: Gianni Nicola: Chitarre Emauele Bosco: batteria Luca Pisu: basso Paolo Gambino: tastiere Alessandra Turri: voce Ariel Verosto: flauto (tracks 3 and 4)
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