Doris Norton è una figura unica all’interno del panorama musicale italiano. Ha mosso i suoi primi passi all’interno del prog-rock gothic con il marito Antonio Bartoccetti con gli Jacula e poi in Antonius Rex. La coppia Norton-Rex ha seguito un percorso autonomo alle correnti e alle mode nel corso degli anni 70 e 80 perseguendo una musica imperniata sull’uso dei sintetizzatori e dell’elettronica in connubio con un certo hard rock, scuro con contorni gotici. In questo percorso indipendente sia la Norton che Bartoccetti sono stati liberi di sperimentare arrivando ad anticipare alcune idee sonore che hanno trovato espressione in generi musicali elettronici nati successivamente, negli anni 90. La Black Widow ristampa il primo lavoro solistico di Doris Norton “Parapsycho” registrato nel 1981, un disco nel quale convergono brani di varia natura costellati di influenze diverse dall’heavy rock al progressive, da atmosfere sognanti stile Jarre-Vangelis a ottimi esempi di italian soundtrack. L’elettronica , ovviamente, predomina, nelle sue varie declinazioni in tutto il lavoro. Doris sfoggia tutto l’armamentario dei sintetizzatori analogici del periodo dal Prophet V al Korg MS 20, macchine del suono costellate di manopole e cavi che compaiono nelle foto interne del booklet accanto alla fascinosa ed enigmatica autrice.
La title track che apre la raccolta è un esempio di hard rock sorretto da un possente suono di chitarra distorta con inserti solistici torrenziali di sintetizzatore, ed una voce femminile ossessiva , un episodio isolato che subito si risolve in “Ludus”, ballata rilassata incentrata sull’ottimo lavoro di basso di Antonius Rex, e su un tema rilassato e diluito. “Pyschic Research” inizia su fischioni di synth modulati da LFO e si sviluppa come brano di sapore krautrock sviluppato con i soli sintetizzatori, “Telepathia” è una ballad melodica incentrata su un tema cinematico anni 70, che sembra uscito dal repertorio di Micalizzi o Cipriani. “Hypnotised By Norton” è forse uno degli episodi più significativi dell’album, è il brano in cui compaiono ospiti di rilievo, il flautista jazz Hugo Heredia e il frizzante batterismo di Tullio De Piscopo, la traccia si sviluppa per oltre nove minuti fra assoli e obbligati. “Tears”, altro momento maliconico melodico, riporta ad atmosfere cinematografiche un po’ argentiane. “Obsession” riporta su sonorità decisamente rock appoggiate sulle chitarre distorte che sorreggono assoli di lancinanti sintetizzatore, “Precognition” chiude il lavoro, brano in bilico fra electro e krautrock, è forse il brano più attuale. Il disco di Doris Norton è una dichiarazione di intenti, contiene l’embrione di varie direzioni musicali possibili, che l’autrice svilupperà nei dischi successivi. L’operazione di recupero svolta da Black Widow è encomiabile e permette di ricostruire alcuni anni cruciali della musica pop-rock italiana. Un periodo in cui si è formato il suono elettronico italiano, che, se da un lato vedeva la sperimentazione di Battiato e dall’altro lato l’esplosione dell’italo-disco, conteneva esperienze significative che, pur senza catalizzare la scena a livello commerciale, con un lavoro costante e coerente, hanno dato un contributo importante a dare al nostro paese un ruolo nella cornice sonora della musica tecnologica.
Line UP Doris Norton – vocals, synthesizers, software Alex Cooper-flute Mike Lee-guitars Antonius Rex-bass, guitar synth Andy Jackson-drums Guests: Hugo Heredia-flute Tullio De Piscopo-drums
tracklist
1. Parapsycho 2. Ludus 3. Psychic Research 4. Telepathia 5. Hypnotised By Norton 6. Tears 7. Obsession 8. Precognition
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