Seconda prova discografica dei Terzo Piano (già sul pezzo con l'EP "Treppi Eppi", edito nel 2012), gruppo salernitano che ce la mette tutta per apparire in termini poco attraenti (al riguardo, basti soffermarsi sulle copertine e sui titoli, non proprio da manuale). Il quartetto vanta la condivisione del palco con due band di un certo peso - Ministri e Bud Spencer Blues Explosion - sebbene in un periodo, risalente a due-tre anni fa, in cui era maggiormente indirizzato verso l'elettronica. Effettuate altre esperienze, oggi naviga in acque un tantino diverse, perfettamente in bilico tra attitudine cantautorale e contaminazione elettroniche, con vaghe, anzi vaghissime influenze indie-rock e pop italiano.Sul punto, è sufficiente richiamare i sentieri già tracciati da band nostrane come Tiromancino e Giardini di Mirò, conditi, ancorché in termini più minimalisti, con la formula elettronica tratteggiata dagli stranieri Alt-J e Air. Talvolta affiorano alcune ingenuità: le non contestualizzate incursioni in campo funky; l'assenza di un basso vero e proprio; la voce che, pur dotata di innegabile potenzialità, non sempre appare sfruttata; qualche visitina nei plastificati anni '80, purtroppo in odor di (perdonabile) ingenuità piuttosto che di doveroso omaggio. Tuttavia, questi (fortunatamente contenuti) scivoloni sono il sintomo di un perfezionamento che deve ancora giungere e non, invece, di un decadimento prematuro, giacché il gruppo si palesa in termini vitali e pulsanti che, pur non sempre accattivanti, risultano certamente apprezzabili da un ascoltare prevalentemente post adolescienziale. Formazione: Francesco Mattia Pisapia: chitarra e voce Rocco Izzo: chitarra e cori Alfonso Senatore: batteria e cori Christian Bisogno: tastiere Tracklist 01. Intro 02. Attratti super 03. Loop 04. H ( parte I ) 05. H ( parte II ) 06. Jungle 07. Supervixens 08. Super 8 09. 52 mm 10. 0
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