Home Recensioni Album Livia Ferri - A Path Made By Walking

Livia Ferri
A Path Made By Walking

Definire questa artista una semplice cantautrice suona oltremodo riduttivo: esordisce nel 2012 con un album intitolato “Taking Care”, pubblicato da BlackBackCalico Records/M.I.L.K., e raggiunge il 4° posto alle finali del Cornetto Summer of Music – Negramaro Contest 2013. Successivamente, apre dal vivo per Kaki King e un suo brano, “Homesick”, entra a far parte della colonna sonora di “Una Donna per Amica”.
L'ascolto di “A Path made by Walking”, il suo secondo album, lascia senza fiato: le musiche della Ferri hanno il potere di “schiacciare” la coscienza dell’ascoltatore, spingendolo all'evocazione riflessiva previa celebrazione di una moltitudine di colori, sapori, odori e timbri sonori.
Sembrerebbe uno scenario tratteggiato da un’orchestra multi-espressiva e multi-etnica, vero? Tutt'altro: pochi i suoni profusi, minimalista l’esecuzione, ampio lo spettro vocale. L'artista si muove nell’affascinante compagine del folk acustico di stampo interiore, in quel range incantevole e seducente che separa il David Crosby intimista dalla Joni Mitchell a vocazione rarefatta.
Questa sua profonda musicalità interiore, generalmente interpretata per sole voce e chitarra, trova eccezione in “The Boss”, brano che esalta le ascendenze meno delicate ma altrettanto efficaci di Ani diFranco e Tori Amos messe assieme (pur in assenza di pianoforte), “Hound Dog”, genuino esempio di brano duro privo di chitarre distorte, e “A Good Day To Die”, cadenzata profusione per i quattro strumenti rock che conserva in sé il potenziale di una hit senza mai scadere nell'ordinario cliché imposto dalla classifica.
Sarebbe il nostro “Disco del mese” se non fosse, ahimé, che l’album è pervenuto in redazione fuori tempo massimo (è uscito a tranche fin dall'inizio del 2015: dal Gennaio di quell'anno, infatti, tutti i brani che lo compongono sono stati pubblicati nella loro sequenza originale, uno ogni 45 giorni, creando un percorso che ha attraversato l’intero anno fino allo scorso 30 Novembre, data ufficiale dell’album nelle due edizioni in CD e Vinile).


Tracklist

01. Hyperbole
02. The Boss
03. Dots
04. Heritage
05. Patterns
06. Happy
07. Gratitude
08. Love
09. Hound Dog
10. A Good Day To Die

Formazione:

Livia Ferri: voce, chitarra acustica, classica, dobro, cori
Andrea DAP D'Apolito: chitarra baritona, harmonium, piano, cori
Alessandro De Berti: basso, chitarra acustica
Matteo Di Francesco: batteria e percussioni
Mimes of Wine: piano, cori in "Patterns"
Stefano Battaglia: contrabbasso in "Hound dog"
Paola Armaud Fecarotta: tromba in "Gratitude"
Jack Jaselli: cori in "A Good Day to Die"
Martha Ter Horst - disegni

 



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