
Gli Alogia sono un gruppo power metal serbo sulla scena fin dal 2000. Nel corso degli anni, la formazione ha avuto modo di sviluppare una crescente reputazione nell’ambito della scena metal internazionale, specialmente in Europa, dove il gruppo ha avuto modo di suonare più spesso, anche in supporto di gruppi metal di fama internazionale.
Il 2014 è stato l’anno in cui gli Alogia hanno pubblicato la loro ultima fatica, Elegia Balcanica. Il titolo del disco, così come il fatto che il gruppo sceglie la propria lingua per scrivere i testi delle canzoni, donano un’atmosfera assolutamente unica alla loro miscela di power metal, folk balcanico e progressive. Per prima cosa, è doveroso chiarire che i musicisti di questa band sanno il fatto loro. Gli arrangiamenti di ogni traccia sono magistrali, e l’ordine in cui le tracce si sviluppano nel corso dell’album contribuisce a creare un flusso continuo, ben in linea con i toni della musica e con le estetiche scelte dal gruppo.
Una delle doti di questo gruppo è il saper bilanciare il loro lato più “progressive” e sperimentale con il loro lato più “catchy”: non è cosa che capita tutti i giorni di trovare un disco con canzoni della classica “extended play” tipica del genere unite a canzoni che si aggirano tra i tre o quattro minuti all’interno della stessa opera! Si inizia con la strumentale “Almagest” un brano che ricorda i Dream Theater sia per lo stile che per l'altissimo livello tecnico-musicale ma... l'imprinting è originale: decisamente personalizzato sullo stile della band Serba. "Callis Ad Astra" si integra perfettamente col brano d'apertura e in più aggiunge la splendida voce di Nikola Mijic, giovane vocalist la cui indiscussa bravura è condivisa e ricercata tra Serbia (con gli Alogia, con cui è in forza sin dal 2000), Ungheria (con i Dreyelands) e Regno Unito (con gli Eden's Curse).
Con “Callis Ad Astra” si potrebbe avere la percezione di qualcosa di strano.. o forse no ; nel senso che la lingua non è, come ci si aspetterebbe per un album di rock o metal, in Inglese, bensì in serbo. I più potrebbero restare titubanti e dubbiosi di fronte a questa affermazione, ma sono sicuro che sin dal primo ascolto sia perfettamente possibile rendersi conto che l'amalgama tra la lingua e la musica è idilliaco. Ascoltare per credere.. Perché ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un brano eccellente: un mix di progressive molto particolare, arricchito da atmosfere balcaniche che aggiungono una inaspettata novità per coloro che erano abituati a sonorità più classiche. Con “Galija” un'altra sorpresa bellissima, come la splendida voce di Andjela Isic che duetta con Nikola Mijic in un brano che ha una presa 'catchy' pazzesca..
Con “Vreme Je” si passa a sonorità più speed-power e il duetto che regna è quello fra le due chitarre dei fratelli Brankovic (Srdjan e Miroslav, anche fondatori e songwriters della band serba) e le tastiere di Vladimir Djedovic, con una velocità invidiabile ma che mai rinnega la melodia di base in un pezzo che, pure, è decisamente, metal! Dopodiché è la volta della title-track: “Elegia Balcanica”, sicuramente un brano indimenticabile: l'ho ascoltato tante volte eppure... non mi sembra mai abbastanza! “Ona Zna (Lilith)” è la sesta track ed è, ancora una volta, una sorpresa: un mix ideale capace di raccogliere in sé il tecnicismo del prog con il piacere dell'ascolto di una melodia potente ma armoniosa in tutto il susseguirsi di note. E che dire di “Inferno”? Riffs 'assassini' che danno i brividi! “U Tisini” è sempre potentissima ma più melodica quasi una perfetta conclusione per un album altrettanto impeccabile...
Ma le sorprese non finiscono qui: quando si pensava di aver ascoltato un range incredibilmente ampio di sonorità, la perla finale (una bonus track) spazia in ambiti ancora inesplorati.. Si tratta di “Intentionally Blind” un brano scritto da Srdjan Brankovic (grande estimatore dei Death e con un passato musicale con esplorazioni anche in ambito death metal), in memoria di Chuck Schuldiner. Questa volta alla voce c'è Amir Hadzic, storica voce dei Bosniaci Silent Kingdom e, come è facile intuire, il brano è di un genere decisamente diverso da quelli che lo hanno preceduto. Eppure l'innesto suona in maniera assolutamente naturale e va ad arricchire ulteriormente un album già di per sé, indubbiamente, ai massimi livelli!
85/100
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Srdan "Sirius" Brankovic : Chitarra Vladimir RanisaYljevic: Bass Nikola Mijic: Voce Srdan Golubica: Batteria Vladimir Dedovic: Tastiere Miroslav "Mira" Brankovic: Chitarra
Special Guests: Andjela Isic: Voce in "Galija" Amir Hadzic: Voce in "Intentionally Blind" Nome Cognome: Strumento Nome Cognome: Strumento
Anno: 2014 Label: Miner Records Genere: Progressive Metal
Tracklist: 01. Almagest 02. Callis Ad Astra 03. Galija 04. Vreme Je 05. Elegia Balcanica 06. Ona Zna (Lilith) 07. Inferno 08. U Tisini 09. Intentionally Blind
   

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