Home Recensioni Album Azylya - Sweet Cerebral Destruction

Azylya
Sweet Cerebral Destruction

Udite, udite! Metallo gotico capitanato da una giovane vocalist femminile dal Belgio, una novità!...
Nota: La front cover del disco è davvero bella e rispecchia appieno il concept, tutto il booklet è corredato di immagini e dettagliate informazioni compresi i testi, un booklet da leggere come non se ne vedono spesso.
Mi sento di consigliare vivamente questo disco solo ai fan del metallo gotico sul versante ‘melodico’ sulla falsa riga di Evanescence e Within Temptation e primi Lacuna Coil, ma come avrete capito la ricetta qui si perpetua e la classe non è acqua.

Gli innesti estremi non sono molto efficaci e potenti, la melodia è lieve e ‘neniosa’, ed in 45 minuti non si è mai portati all'attenzione poiché ciò che ne scaturisce è stato in passato voltato e rivoltato da altre band anche minori; peccato perché con delle atmosfere più rarefatte e fosche, ed un effetto in più alla voce femminile (con qualche variazione di tono magari) forse ci troveremmo di fronte ad un altro disco, dato che le tematiche mi paiono abbastanza buone per poter intessere delle trame più lugubri e psicologiche...Gli Azylya insistono con delle atmosfere certo cupe, ma anche abbastanza chiare nel loro riciclarsi costantemente e questo rende l'ascolto abbastanza noioso e piatto.In "Sweet Cerebral Destruction" non sono presenti melodie ultra commerciali ma non possiamo nemmeno etichettare il cd come un miracolo di innovazione o di nicchia, e ciò che dovrebbe risultare interessante scade un pò nel banale con pochissime variazioni sul tema e un costante aleggiare di mood ‘alternative’ che tuttavia non si verifica mai (e questo forse è un bene/nda) e con quella voce femminile che purtroppo non esce per niente dagli schemi, non incide appieno e che semmai fa da eco a cose già sentite di female singers molto più capaci e potenti, anche in Italia.

Non dico che questo disco non sia ben suonato e concepito, e che a tantissimi piacerà, ma a me non dice assolutamente niente. Ora, dato che il compito del recensore è dare un'idea del disco e del gruppo senza giudicare apertamente in base ai propri gusti personali, devo aggiungere che il cd in questione, che narra la vicenda della donna Azylya (vi rimando al concept in cui si narra la storia, spero inventata, di una ragazza abusata dal padre, rinchiusa in un manicomio, ma che riesce a sopravvivere rifugiandosi nell'immaginazione... non prima di aver subito vari elettro-shock, nuovi abusi ed esorcismi), ha un ottimo livello di sound (la registrazione è sopra la media), quasi cristallino direi e che ciò che viene fuori dagli strumenti dei sei musicisti belga è un nudo e crudo gothic metal al quale viene stampato l'epiteto di 'modern' anche se di moderno c'è solo lo stile ‘mainstream’ e come dicevo la registrazione oltre che gli effetti, il tutto basato sulla dicotomia tra growling vocals maschili e voce melodiosa femminile con piccolissimi accenni a sfondo sinfonico (tastiere). 

Ahi, ahi, ahi! ed invece dopo aver ascoltato il bel disco degli Angellore mi trovo a recensire l'altra faccia della medaglia del gothic metal, e qui si capirà perché sono un estimatore del vecchio caro buon gothic doom metal rozzo e zozzo, da queste parti invece siamo in zona AZYLYA, band belga al debutto dopo solo un demo-ep, ed in questo caso siamo nella conformità più assoluta, voce femminile semplice-semplice ad anche molto  pallosa, suoni ultra moderni a partire dalle chitarre sature e pompate, tastiere a tappeto (che non incidono a dovere) e sezione ritmica ultra moderna quasi new wave of estreme metal (quello più commerciale…), e se aggiungiamo che le idee scarseggiano così come l'articolazione dei brani che più piatta non si può il gioco, o meglio frittata è fatta.

55/100


Polak: Basso
Laurent de Wolf: Batteria
Anthony: Chitarra
Jamie-Lee Smit: Voce
Yohann: Chitarra
Sébastien Lothaire: Tastiere

Anno: 2012
Label: Aural Music/Dreamcell 11
Genere: Modern Melodic Goth Metal

Tracklist:
01. The Beginning
02. Incest
03. Woodscape
04. Delirius
05. Azylya
06. Within My Cell
07. Electroconvulsive
08. Death of Oedipal Love
09. Darkness Ascending
10. Rise of the Wicked (La Révolte Des Fous)


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