Dall'Ucraina arrivano al traguardo del 3° cd gli Ambivalence (ed il nome é tutto un programma...), un concentrato di potenza e brutalità sopraffina in ambito death/brutal con punte di grindcore e varie influenze del genere.
Questo Silicone Magic ci offre ben 30 minuti di efferato sound estremo con certe sfumature che potremmo dire 'sperimentali' ma che in effetti non lo sono in pieno poiché non del tutto innovative bensì varie, la cover frontale raffigura una donna dallo splendido viso che regge le protesi dei suoi seni finti mentre il resto del suo corpo decade in una disperata 'grinzaggine' senile (qualcosa di simile al film 'La morte ti fa bella').
Suoni decadenti quindi fanno capolino, ed il death/grind del gruppo é invece evoluto, ed oltre alle solite ventate di brutalità ci sono degli stati di alterazione sonora con addirittura influenze jazz/freak (nel senso più metal del termine, si intenda...) che partono già da "Apathetic" in cui oltre ai vari canoni del genere si accorpano dei mood psichedelici e malati accompagnati dall'elettronica e da invenzioni "musicalmente" funamboliche e semplicistiche.
Musicisti tecnicamente preparati che dimostrano in alcuni passaggi, bene incastonati al corpo del brano, una certa dimestichezza e dinamicità, con cambi di tempo repentini e basso dal sound imponente e metodico. In "Addicted To Blindness" ciò che dico si sente tutto, ma nel resto del disco troverete anche accenni di electro-industrial, brutal folle e delirante dalla voce cavernosa e deep growls con brevi porzioni di folli arrangiamenti, ma é in un brano come "Narcosis" che viene fuori la natura distruttiva del gruppo con la seppure sempre presente goliardia che li contraddistingue. Una sfilza di samples, tappeti di synth, un cantato ossessivo, parti grind, altre più lente ed evocative, altre al limite dell'industrial, ed anche pizzichi di Ska, si esatto, avete capito bene.
Il drumming costante ed ossessivo bene si bilancia alle vocals gutturali (gore style) e il disco si dissolve nelle restanti tracks evolvendosi in un turbine veloce di assoli disciolti nell'acido infernale e atmosfere negative, e si chiude con "Synthetic Beauty", un assalto assoluto che ci conferma il concept del disco a livello tematico ma che musicalmente si tuffa in un ambito più technical che ci spiazza con un connubio di voci da una parte basse e dall'atra quasi screaming che ci regala uno scossone finale per niente male ...
Buona la prima quindi, in linea con release di tutto rispetto del panorama brutal grind, con un poco di maturità in più li vedrei bene accasati alla Relapse, di certo produzione non li aiuta ad avere quel qualche cosa in più ma soprattutto la mentalità del gruppo mi ha convinto, come non cadere nel banale facendolo, oggi giorno non é semplice e solo i gruppi alle prime armi sono in possesso di questo segreto, staremo a vedere, per il momento promossi con il 6 +!
Nota finale: la chitarrista Marina Scherbakova, fondatrice del progetto e mente di molti dei pezzi, penso sia una musicista di tutto rispetto a giudicare da cosa é riuscita a partorire e da come suona lo strumento, finalmente non abbiamo una donna 'oggetto' alla voce ma parte fondamentale del dna del gruppo. Brava!
Silicon Magic è un disco decente, che unisce vari stili, old style e più moderni, la base technical si sente, ma il grind primordiale ed il brutal restano intatti e non scontentano di certo gli oltranzisti e conservatori, poi naturalmente a voi la scelta, io li consiglio tutti i maniaci dell'estremo e non vedo l'ora di ascoltare qualcosa di nuovo dalla band. Stay Brutal!
65/100
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Marina "Mary" Scherbakova: Chitarra, voce Armen "DeaZer" Oganesian: Basso Yurij Gusak: Voce Myhaylo Dudych: Batteria
Anno: 2010 Label: Stygian Crypt/Goremageddon Genere: Brutal Death Metal/Grindcore
Tracklist: 01. Apathetic 02. Addicted To Blindness 03. Prelude 04. Silicone Magic 05. Hedoniac 06. Narcosis 07. Kalavalom 08. Synthetic Beauty
Sul web: Ambivalence @MySpace
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