Stefano Mordenti, in arte MOR, viene da Firenze e porta con sé una ventata di musica italiana il cui sound spazia tra il pop e il rock.
Dopo tante esperienze vissute nel mondo della musica, facendo parte di alcuni gruppi e lavorando sempre per sperimentare nuove sonorità e dar vita a nuovi brani, Stefano esordisce con il primo album da solista intitolato MOR. Il leitmotiv su cui si innestano le otto canzoni è principalmente l’amore, visto in tutte le sue sfaccettature: la malinconia e il pensiero ai possibili sbagli emergono tra le note della tastiera e gli accordi di chitarra in “Fra due passi”, mentre la chiave per innamorarsi ancora viene ricercata nel brano intitolato appunto “Innamorarmi ancora”. Con “E’ troppo tardi ormai” cambia il ritmo, grazie ai riff più rockeggianti, in cui viene raccontata la storia di un uomo che attende la sposa all’altare. L’atmosfera anche un po’ ironica di questa canzone si dissolve per dare spazio ad una dimensione più onirica e romantica di “Luna”. “Saremo liberi”, invece, presenta un sound molto pulito che permette all’ascoltatore di respirare un po’ di spensieratezza, per via del tema speranzoso che viene affrontato. In seguito vi è una song dedicata alla città natale di Stefano Mordenti, “Firenze”, in cui gioca su alcune qualità che potrebbero essere attribuite anche ad una donna “Probabilità”, invece, comprova il fatto che la razionalità viene messa pochissimo in gioco nella vita di ognuno di noi, soprattutto per le questioni di cuore. L’album si conclude allegramente con un brano elettrizzante sia per le sonorità rock e le melodie della tastiera, sia perchè si sottolinea quello che è l’aspetto passionale e carnale dell’amore, quell’attrazione che fa ribollire il sangue nelle vene. Questo (sex)appeal lo si ritrova se parliamo dell’album in sé che, grazie al sound un po’ diversificato per ogni canzone e al buon song-writing, risulta un lavoro molto buono per Stefano Mordenti. Un complimento dev’esser anche fatto per la sua voce espressiva,mai monotona e a chi ha collaborato in questo album 68/100
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Stefano Mordenti: Testi, voce, chitarre e programming Anno: 2011 |