Nati a Bologna ma per loro stessa ammissione musicalmente plasmati da un'esperienza di 5 concerti in Giappone, i Salome Lego Playset con questo Contre la vie, contre la morte hanno deciso di virare il loro sound da un Noise/Punk ben espresso nel debutto Studio Album del 2005 verso una musicalità più sperimentale e complessa, adottando spesso un approccio acustico, scarno e elettronico.
Composto da 7 brani per 44 minuti di musica, Contre la Vie, Contre la Morte nasce dalle letture di Celiné, Junger e Houellebecq, ma soprattutto da esperienze di vita dolorose, come descritto dalla band in presentazione al disco. Dalle atmosfere rarefatte di "La lutte, comme experience intérieure", composta da poche note di chitarra ed un tappeto di elettronica passando al romanticismo decadente di "‘cause we believe in God" non si può certo dire che l'ensemble bolognese sia dedito ad una musicalità facile o di immediata fruibilità, anzi, tutt'altro. I Radiohead sembrano essere più che un modello a livello compositivo, ma è abbastanza difficile trovare un'influenza unica davvero forte nei solchi di questo album. "Unheimlich" è arricchita dal suono di un mare e dei grilli come sottofondo, dove ancora una chitarra acustica tramite poche note arpeggiate imbastisce una fascinosa melodia; "“Voir le monde comme un rêve est un bon point de vue" come suoni dalla natura riprende il canto degli uccelli e le campane e la conclusiva "Sehnsucht" progredisce e si esaurisce su una accozzaglia di suon vari prodotti da strumenti elettronici, dove una pacata rumorosità la fa da padrone. Un lavoro come Contre la Vie, Contre la Morte non è solo difficile da descrivere ed analizzare ma anche da valutare, raramente su questi lidi ci siamo trovati di fronte ad un prodotto cosi particolare e per certi versi difficile, ma quello che resta alla fine dell'ascolto è una piacevole sensazione di compiuto e originale, perciò non possiamo che tenerci su una sufficienza piena e meritata. 66/100
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Nicola Boari: Voce e chitarra Anno: 2008 |