La proposta dell'organico americano spazia larghemente fra generi apparentemente distanti, sempre partendo da una impostazione di fondo chiaramente progressiva: in "All", ad esempio, si naviga in territorio progressivo, con un proposta in bilico tra le influenze old style di Starcastle e Relayer, gruppi chiaramente devoti agli Yes vecchia maniera, e, restando in territorio statunitense, i dinamismi avvincenti di Kansas e Spock's Beard; "Tempus Horribilis" si pregia di una direzione finale quasi canterburyana (purtroppo non sublimata dal post-rock iniziale, francamente poco contestualizzato), mentre "Third Rail" presenta interessanti scorci di natura quasi medievale e "Temporal Thing" e "Say Their Name" si pregiano di chiare ed apprezzatissime influenze fusion.
Detto ciò, "C.O.R.E." merita certamente attenzione, guardando al passato con rinnovato interesse, sempre proposto in termini maturi e rinnovati, se non coraggiosi, per via di un modus operandi comunque mai standardizzato e/o prevedibile.
Per i collezionisti, va segnalato che l'opera giunta in redazione è sublimata da una bella confezione digipack, impreziosita da due poster (ciascuno di dimensioni 50x30cm) e un inserto di poco più piccolo.