Quarto album in studio per il gruppo degli Ellesmere, progetto ruotante attorno all'estro del polistrumentista Roberto Vitelli, ed ennesima esplorazione dell'universo progressive in nuovi territori.
Questa, infatti, è la caratteristica principale della camaleontica band capitolina che, dopo il disco di debutto "Les Châteaux de la Loire" a tinte fortermente bucoliche e folkeggianti, ha virato verso il prog più classico, molto emersoniano per intenderci, con "Ellesmere II - From Sea and Beyond", per approdare, infine, a ritmiche più umbratili con "Wyrd". Attendersi qualcosa di diverso non era, pertanto, mera utopia e gli Ellesmere non hanno deluso perchè "Strangers Skies", oltre a essere un prodotto di elevata fattura, ci propone un prog incline agli anni ottanta con riferimenti, in particolare, al supergruppo degli Asia. Altri accostamenti che si possono fare per rendere meglio l'idea sono i Genesis post Gabriel e i Rush del periodo fortunato di "Moving Pictures". Per tale operazione, anche coraggiosa per taluni versi, l'infaticabile Vitelli si è avvalso, come di consueto d'altronde, della collaborazione di musicisti di notevole levatura artistica, tra cui John Hackett e l'onnipresente David Jackson, ma la scelta davvero azzeccata è quella del singer John Wilkinson, pescato in una cover band dei Genesis, che dispone di un vocalism che si adatta perfettamente al nuovo indirizzo musicale prescelto dagli Ellesmere. Le sei composizioni , tutte a firma di Roberto Vitelli, fatta eccezione della title track attribuita anche a Wilkinson, sono ben strutturate, variegate e coinvolgenti all'ascolto. Spiccano in modo particolare le lunghe suite "Stranger Skies", celestiale e ariosa nel suo incedere, e la movimentata conclusiva "Another World", poste sul lato B del LP e incentrate sui "mondi caldi", mentre l'intero lato A è dedicato ai "mondi freddi". Gli Ellesmere invitano a fare un viaggio nel passato per chi ha amato visceralmente il progressive, ma sarebbe riduttivo limitarci solo a tale aspetto, perchè soprattutto i giovani possono trovare in quest'opera sopraffina una moltitudine di complesse tessiture sonore e di brillanti idee che fanno impallidire quasi tutta la musica contemporanea. Una menzione a parte, infine, la merita la spettacolare cover curata da Rodney Matthews. Album dedicato a chi ha ancora voglia di aprire la propria mente e sognare mondi sconosciuti.
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Roberto Vitelli: bass, keyboards Giacomo Anselmi: guitars Mattias Olsson: drums, percussion John Wilkinson: vocals Tomas Bodin: keyboards (6 outro) Clive Nolan: keyboards (1 intro) John Hackett: flute (5) David Jackson: saxophone & wind instruments (3,6) Graeme Taylor: acoustic guitar (3 prologue) Bob Hodges: keyboards (5) Stefano Vicarelli: mellotron, minimoog, additional keyboards Riccardo Romano: backing vocals, 6 & 12-string acoustic guitars (2,5)
Data: 2023 Label: AMS Records Genere: Rock Progressivo
Tracklist:
01. Northwards 02. Tundra 03. Crystallized 04. Arctica 05. Stranger Skies 06. Another Word
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