L’attuale line up si è completata l’anno seguente con l’inserimento di Febvray in qualità di bassista e programmatore al synth.
Dystopia è il loro primo album, dopo l’EP Oïkoumen e il singolo The Green Queen.
Un disco dalle tematiche apocalittiche che si regge essenzialmente sui vocalizzi quasi operistici della bravissima singer e sull’estro alla sei corde di Elie capace di sciorinare una quantità impressionante di riffing acidi e graffianti.
Non mancano parti elettroniche che conferiscono quell’aura fortemente utopistica contrassegnata dal pessimismo più assoluto. D’altra parte il titolo del lavoro non lascia scampo a qualsivoglia speranza, giacché il catastrofismo è il fulcro che sta alla base della proposta dei transalpini Oïkoumen.
La nostra derelitta società è descritta con visioni funeste e un messaggio positivo lo si puo’ percepire solo nell’ambientazione progressive in cui si districa la conclusiva Utopia, quasi “tulliana” del suo incedere e munita di una prestazione alla chitarra acustica davvero eccellente.
Siamo al cospetto di un’opera visionaria, versatile e sorprendentemente semplice nel suo incedere a fronte dell’accuratezza degli arrangiamenti.
Una musica sempre in bilico tra il metal, l'alternative, il progressive e l’elettronica con testi che rappresentano anche un implicito messaggio a modificare i nostri comportamenti se amiamo veramente il pianeta Terra.
Tra le tracce migliori, oltre la citata Utopia che potrebbe spalancare le porte a un diverso futuro artistico per la band, cito l’inquietante e quasi sinfonica title track, l’arcigna Insidious, l’eclettica Slaughterhouse, l’ansiogena Contamination e Five Elements dall’approccio vagamente power metal.

Laura Mazard - vocals
Elie Veux- guitars
Yaël Febvray - bass
special guest
Clément Denys - drums

Data: 2022
Label: Indipendent
Genere: Alternative Metal

Tracklist:
1. Dystopia
2. Insidious
3. Slaughterhouse
4. Vlood Ores
5. Contamination
6. Burnout
7. Green Warriors
8. Five Elements
9. Amandla
10. Utopia