Non finiscono di stupire, i cileni Aisles. Con l'esordio “The Yearning”, risalente al 2005, offrivano un neo prog di chiara matrice europea, compagine sonora peraltro suggerita dal coinvolgimento della nota label Musea, alla qualle veniva affidata la distribuzione dell'opera nel Vecchio Continente.
Questo modello sonoro veniva confermato nei successivi "In Sudden Walks" (2009) e "4:45 AM" (2013), ma già con "Hawaii" (2016) l'organico si indirizzava coraggiosamente verso un ammodernamento sostanziale, offrendo una ottimizzazione della "proposta sonora profusa dal movimento neo prog, (.) interamente spogliato delle sue fastidiose connotazioni pop, indirizzato, invece, verso un sinfonismo tipo dei seventies, ma efficacemente (ed incredibilmente) asciutto e diretto". Le basi del definitivo cambiamento di rotta venivano gettate con "Live from Estudio del Sur" (2018), che presentava rifacimenti di loro brani in chiave pulita e secca: via certi barocchismi tipici degli anni '70, via le connotazioni pop di certo neo prog maggiormente ammiccante. Con "Beyond Drama", il combo completa il suo nuovo percorso, optando per una scelta stilistica che si colloca agli antipodi, rispetto alle sonorità dei primi album. Giusto per fornire un'idea, il nuovo sound va a miscelare orientamenti musicali post nineties, presentando influenze criptiche, a tratti macchinose, riconducibili alla estetica stratificata dei Rush più articolati (e recenti), con sguardo attento alla lezione impartita dai Dream Theater, pur in termini meno heavy (fa eccezione lo spettacolare brano "Game Over", che potrebbe figurare in qualsiasi album dei bostoniani senza il rischio di ingenerare dubbio alcuno). Inoltre, sono presenti tracce dei Porcupine Tree meno introspettivi e la voce del nuovo cantante, Israel Gil, omaggia chiaramente Cedric Bixler Zavala, ancorché in maniera stilisticamente più ordinata, senza gli estremismi radicali - e talvolta violenti - tipici dell'artista texano. Esercitano un labile ascendente, peraltro, talune astruse vocazioni dei Mars Volta maggiormente avant e prog. Gli Aisles attuali incarnano chiaramente una band diversa, rispetto a quella che muoveva i primi passi quasi 20 anni fa, che esprime la volontà di rinnovarsi continuando a navigare in acque progressive, ma cambiando radicalmente coordinate: i sei musicisti volgono lo sguardo verso differenti e più moderni archetipi sonori, offrendo quindi un prodotto che, scevro da compromessi, merita ascolti ripetuti e attenti, in ragione di una certa, magnetica, complessità di fondo.
|
|
Israel Gil – Lead Vocals Germán Vergara – Guitars, Vocals, Keyboards Felipe Candia – Drums & Percussion Rodrigo Sepúlveda – Guitars, Vocals Juan Pablo Gaete – Keyboards Daniel Baird-Kerr – Bass
Anno: 2023 Label: Presagio Records Genere: prog, neoprog, prog metal
Tracklist: 1 Fast 4:38 2 Megalomania 6:25 3 Thanks To Kafka 4:18 4 Disobedience 7:18 5 Time (A Conversation With My Therapist} 6:40 6 The Plague 11:06 7 Surrender 6:44 8 Needsun 2:09 9 Game Over 6:27
|