Home Recensioni Album Riccardo Ruggeri - Non ci aspetta nessuno - (se non miliardi di foto)

Riccardo Ruggeri
Non ci aspetta nessuno
(se non miliardi di foto)

non ci aspetta nessuno

Nel panorama musicale attuale, se vuoi intendere ecletticità, devi nominare Riccardo Ruggeri. Certamente frutto delle sue esperienze di vita, dei suoi molteplici viaggi e della sua concezione di espressione artistica: libera da schemi circoscritti ed accademici e da incasellamenti di genere. Il risultato è un dinamico e piacevolmente destrutturato album di dodici brani, costruiti su altrettante differenti sonorità, tutti forzatamente accomunabili sotto una patina di pop ma allo stesso modo in cui si potrebbe definire gli infiniti stili di cucina mondiali, come cibo. E cibo, almeno per le orecchie, è ciò che va a nutrire gli animi di chi ascolta i suoi brani. Due anni di lavoro mandano in produzione ricordi, ispirazioni, inni, proteste, amori, amicizie, legami e comunque almeno gli ultimi quindici anni di vita dell'autore. Il tutto travasato e reinterpretato attraverso suoni, ritmiche, melodie, voci e testi che si inseriscono con accurata accortezza all'interno di ogni singolo pezzo; raccontando una storia, un ricordo, un'ideale, un punto di vista o semplicemente un paesaggio, un'immagine. Nulla è casuale ma tutto invece risulta causale. Sotto la spinta energica di quest'onda creativa, anche grazie all'attiva partecipazione di diversi musicisti amici e collaboratori, si assiste ad uno show caleidoscopico composto di dance, dubstep ma anche di trap, per poi farci assaporare un po' di etno e perché no, un pizzico di reggae. Non è certo finita qui, poiché Ruggeri ci lascia godere di un sorso di rock (a volte con sfumature Jazz) di un assaggio di funk (anche con cadenze old style) ma non si esime dal servirci una dolce ballata. Si continua il nostro pantagruelico "menù" con un goccio di elettronica, un cicchetto di indie, accompagnato con un accenno di future bass; infine ci si può sollazzare con un pianoforte low-fi che si sposa con cori e suoni digitali per le ambientazioni dell' ultimo brano/portata. Questo lavoro ci spinge ad intraprendere un vero viaggio, attraverso l'ascolto di una narrazione  intima e personale ma attivamente energica e sempre solare.

Special guest
Andrea e Francesco Beccaro: percussioni
Charles Ferris: fiati
Stefano Risicato : pianoforte
Luca Bertinara : basso
Emma Elle : voce
Carmelo Isgrò
: basso
Max Tempia : tastiere
Matteo Gallus : archi
Andrea Beccaro : batteria
Federico Marchesano : basso

Anno: 2022
Label: Vina records/ADA music Italy
Genere: Pop, Rock, rap, trap, etno. dance reggae, funk, indie, elettronica

Tracklist:
1. Io non son figlio di Maria
2. Le Formiche
3. Un POPulista
4. Dalì
5. Zero e la dittatura degli algoritmi
6. Banditi
7. Pharmakon
8. Giovinezza
9. Giro giro tondo
10. Come dice Celentano
11. Bestemmiare
12. Notte insonne in Korea

 

riccardo ruggeri


Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.