"La perfezione non è di questo mondo" ma lo spettacolo sul palcoscenico del Globe di Roma, certamente vi tende...fin quasi a sfiorarla! La perizia dell' intero gruppo di lavoro, anche dietro le quinte, è stato impeccabile.
Un cast poliedrico ha mostrato ottime capacità di recitazione, canto e ballo. Le movenze sceniche erano continue, piacevolmente briose, ben studiate ed egregiamente eseguite, ad un ritmo sempre esattamente sincronico con l'atmosfera cercata nella singola scena. Il commento musicale, spesso protagonista, ha avuto una presenza gioiosamente costante per tutta la rappresentazione; dal vivo, direttamente sul palco e nelle sapienti mani di un quintetto di musicisti davvero all'altezza del livello (elevatissimo) dell'insieme. Ben eseguiti anche i brani cantati, su musiche originali, dagli attori stessi. Anche la prosa, in questo gioiellino del Bardo di Avon, trova nel prologo iniziale un proprio spazio; la privazione dell'identità, la pluritrattata tesi del doppio, l'agognare il ricongiungimento con il proprio altro ego, costituiscono il motore che muove tutto il meccanismo dell'impianto narrativo. A volte anche attraverso un velo di malinconica trepidazione, che unge, con un olio di tormentato affanno, la vena elettivamente comica della commedia, il monologo iniziale del padre (accompagnato, infatti, da toni più mesti, riflessivi e con una propensione al tragico), funge da contrasto con l'impronta di dinamica ilarità che intride invece, con leggiadria, tutto il proseguo della rappresentazione. L'adattamento di Loredana Scaramella, che ha curato anche la regia, ha trasportato le vicende narrate, in un'epoca che si potrebbe individuare in quelli che sono gli anni trenta/quaranta dello scorso secolo. Questo non secondario stratagemma ha consentito di immergere il tutto in un mare di sfavillante dixieland, che sfociava spesso in un romantico jazz, il quale, mutando ancora, attraverso un ritmo più veloce, invitava a cavalcarne l'onda con un simpatico e travolgente charleston. Il risultato finale di questo intervallarsi di musiche, canti, balli, balletti, recitazione e recitativi farseschi, ha tenuto alta la tensione e l'attenzione di un pubblico che è apparso sinceramente partecipe e che ha consegnato un lunghissimo tributo di applausi alla compagnia.
La recensione si riferisce alla rappresentazione del 15 Luglio
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La commedia degli errori
di William Shakespeare
Regia : Loredana Scaramella
Produzione: Politeama s.r.l.
Cast:
Primo mercante, guardia: Donato Altomare Una ragazza leggera: Lara Balbo Professor Pinza, esorcista: Giulio Benvenuti Solino, Duca di Efeso: Gabrio Gentilini Luciana: Betta Mandalari Balthazar: Roberto Mantovani Antifolo di Efeso: Matteo Milani Dromio di Siracusa: Luca Nencetti Angelo, orafo: Ivan Olivieri Emilia, Badessa di Efeso: Loredana Piedimonte Adriana: Carlotta Proietti Egeone, mercante di Siracusa: Carlo Ragone Luce: Laura Ruocco Antifolo di Siracusa: Mauro Santopietro Cantante caffè: Toni Sapio Secondo mercante: Antonio Tintis Dromio di Efeso: Federico Tolardon
Musicisti:
Daniele De Seta: chitarra Adriano Dragotta: violino Eleonora Graziosi: clarinetto Duccio Luccioli: batteria Stefano Marzolla: contrabbasso
Traduzione e adattamento: Loredana Scaramella Maestro movimenti di scena: Alberto Bellandi Coreografie: Laura Ruocco Musiche originali: Mimosa Campironi Collaborazione agli arrangiamenti: Adriano Dragotta Costumi: Susanna Proietti Scene: Fabiana Di Marco Aiuto regia: Francesca Visicaro Aiuto coreografo: Giulio Benvenuti
Globe Theatre Largo Aqua Felix 00197 Roma - Villa Borghese
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