Bologna, 28 Settembre 2018 - Zona Roveri PH: Carlo Vergani
“Dark clouds above the graveyard today”
Questo era l’attacco del comunicato ufficiale della band che il 23 settembre del 2016 annunciava la fine delle attività.
Oggi, dopo quasi due anni, i Graveyard portano Pace in Europa (gioco di parole perfetto per i tempi che corrono): il concerto a cui ho assistito fa parte del mini-tour europeo Peace over Europe 2018, pensato per promuovere l’omonimo album (il quinto) uscito a maggio di quest’anno.
Scenografia praticamente nulla, solo un piccolo vaso nero con papaveri rossi sull’Orange valvolare di Truls Mörck, a cui il bassista collega un Rickenbacker 4001; con lui il frontman Joakim Nilsson, Gibson ES-330 e una voce davvero notevole (non ce ne voglia il bassista che in un paio di pezzi si cimenta come lead singer, forse per far riposare le corde vocali di Joakim, ma non c’è storia), alla batteria Oskar Bergenheim non fa rimpiangere Axel Sjöberg (ex-batterista e fondatore del gruppo) e alla chitarra solista Jonatan La Rocca Ramm (Gibson SG Special e Marshall valvolari d’ordinanza). La scaletta è per metà composta da brani di Peace, e per metà da Hisingen Blues (del 2011, per chi scrive il lavoro migliore della band) e Lights Out (2012). Il live si traduce in un interessante pastiche sonoro difficile da inquadrare puntualmente; i riferimenti sono numerosi (Deep Purple, Blue Cheer, Yardbirds, Cream…) e sarebbe lungo e inutile parlarne in questa sede. Nonostante le passate problematiche interne la band restituisce un live godibile ed energico, assolutamente da non perdere (soprattutto per chi ama un certo sound). Ad aprire la serata i Bombus, un altro quartetto from GBG Sweden, energico metal con influenze punk.
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Joakim Nilsson – chitarra, voce Jonatan Larocca-Ramm – chitarra, voce addizionale Truls Mörck – chitarra, basso Oskar Bergenheim – batteria Data: 28/09/2018
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