Photo courtesy: Malì Erotico
L’improvvisazione al potere, questo il leitmotiv che emerge dalle varie interviste ai componenti del trio (qui quartetto, con l’aggiunta di Hugh Jones); improvvisazione come elemento base di un mutevole dialogo musicale tra due esponenti di quell’universo sfaccettato che oggi è il jazz e uno dei protagonisti della scena elettronica europea. In poco più di un’ora di concerto si susseguono paesaggi sonori dipinti dal pianoforte di Guidi (spesso percosso), il flicorno di Rava (ampio il ricorso a un fraseggio veloce, interrotto) e la cattura live del suono degli strumenti tradizionali manipolati fino a renderli base ritmica, flusso sonoro, rumore (più di una volta torna alla mente l’approccio musicale à la Radio Boy di The Mechanics of Destruction, indimenticato concept album del 2001).
Il risultato è affascinante, anche se a tratti si percepisce come limite da superare proprio il leitmotiv alla base del progetto. Che sia l’improvvisazione al potere.
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Matthew Herbert: Elettronica Data: 27/10/2017
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