Recuperiamo una vecchia recensione inedita di Gianluca Livi relativa al concerto dei Graal, nota band Hard Rock della capitale, tenuto nell'Aprile 2008 al Jailbreak, la recensione quindi non è recente ma dà conto e testimonianza del live di una delle più quotate e rinomate band capitoline.
Nell’ambito di Metal Massacre, una delle più conosciute rassegne del sottobosco metal della capitale, lo scorso 24 aprile, al Jailbreak, si sono esibiti i Graal, rodata band romana in procinto di pubblicare il terzo attesissimo album su etichetta Blood Rock . Dopo avermi convinto in studio, promuovo i Graal anche sul fronte live: in poco più di 40 minuti sono stati presentati 6 brani, metà dei quali attinti dall’ultima fatica in studio (Last Day, Silver Wings, After), gli altri 3 completamente inediti (Gods of war, Dreams e One, da non confondere con l’omonimo brano dei Metallica). I tre inediti hanno prospettato, ancora una volta, uno scenario musicale estremamente azzeccato: i riff sono divenuti ancora più secchi, crudi, taglienti e sembrano indirizzare la band verso sonorità più marcatamente settantiane (Gods of war e One). Eppure, una più evidente inclinazione all’utilizzo del cambio di tempo, fa propendere il gruppo verso dimensioni non lontanissime dal prog-metal (come in Silver Wings, forte di un intermezzo tastieristico veramente azzeccato), peraltro proposte con molta modestia, senza strafare, nondimeno con estrema perizia. Poco prima dei Graal si erano invece esibiti i Portal Way, altra band estremamente interessante: quartetto strumentale, si pubblicizza come autore di “Colonne sonore prog” (testuale), è composto da giovani virtuosi (tra cui preme segnalare l’eclettico batterista) e ha presentato un set interamente proteso verso un prog-metal avvincente e dinamico che solo sporadicamente vede nei Dream Theater un punto di riferimento, richiamando, invece, anche stilemi del power metal e del prog di stampo più tastieristico (unico neo, un pacchiano medley di cover, fortunatamente contenuto). Hanno da poco esordito con un bellissimo cd omonimo dai contenuti azzeccati e accattivanti, appena dato alle stampe dall’etichetta Terre Sommerse, affermata label indipendente della capitale, forte di un catalogo musicale che vanta anche gli Anagramma in scuderia (band costituita da membri dei più rinomati Ezra Winston, che ha a poco pubblicato un’opera di stampo fusion-progressive di cui si parla in queste stesse pagine.
Sul palco anche gli Invaders, cover band degli Iron Maiden e gli Edenslave, autori di un power metal di stampo epico.
Resta solo l’amaro in bocca per un platea non numerosissima: una presenza sparuta di affezionati è la più genuina testimonianza che, superata la soglia dell’anno 2000, il metal è un genere relegato ad un pubblico di nicchia, certamente lontano dalla massificazione degli anni ’80, quando, per una rassegna del genere, anche con musicisti meno competenti, si sarebbe fatta fatica a muoversi all’interno del locale, tanti sarebbero stati gli spettatori intervenuti.
Andrea Ciccomartino: Voce, chitarra
Francesco Zagarese: Chitarra
Danilo Petrelli: Tastiere
Michele Raspanti: Basso
Alessio Sarcinelli: Batteria
Data: 24/04/2008
Luogo: Roma - Jailbreak
Genere: Hard Rock