Settantamila, secondo le stime ufficiali, coloro che hanno assistito all’esibizione, tenutasi al Circo Massimo, suggestiva cornice ancestrale riservata a pochi, anzi a pochissimi eletti, tra big nazionali ed internazionali. La scaletta si apre con “Buongiorno vita”, estratto del suo ultimo album “Solo”, pezzo che, pur leggero, garantisce forti emozioni. ![]() Foto di Roberto Panucci A seguire, “Quei ragazzi”, che ha il pregio di scuotere immediatamente il pubblico. Il cantante fa capire a tutti che la tracklist attingerà anche dalla discografia più datata, dalla quale viene estratto "Il ballo delle incertezze", brano certamente più rappresentativo, tra quelli meno recenti, in quanto vincitore delle nuove proposte al Festival di Sanremo 2018, al quale fanno repentinamente seguito "Poesia Senza Veli", "Vieni Nel Mio Cuore", "Niente", "Piccola Stella". Tra quelli citati, "Vieni nel mio cuore” appare perfettamente sublimato dall'immensità della location romana: se c'è un brano che sintetizza perfettamente l'essenza di un tour denominato "Stadi", è proprio questo, forte delle sue incredibili attitudini e potenzialità corali. A metà concerto, nessun dubbio permea lo spettatore medio: Niccolò regala mille emozioni, dimostrandosi ampiamente degno di poter cantare sullo stesso palco ove si sono esibiti grandi musicisti nostrani o stranieri, come Vasco Rossi, Rolling Stones, Genesis, Bruce Springsteen. ![]() Foto di Roberto Panucci Toccante il momento in cui il singer, accompagnato dal maestro Pierlu - che ha il merito di averlo avvicinato al mondo della musica, insegnandogli a suonare - ha cantato “Il bambino che contava le stelle”, “L’eleganza delle stelle” e “Quella casa che avevamo in mente”. Raramente, altri artisti di eguale successo, hanno mostrato un così elevato senso di gratitudine nei confronti dei propri docenti o mentori, invitandoli sul palco di fronte ad un cosi esteso pubblico: ciò sottolinea, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che, coperto da un carattere granitico, talvolta brusco, l'artista conserva un substrato di sensibilità che ha ben pochi omologhi nell'esteso e spietato alveo del corrente music business. Al riguardo, va anche precisato che, nonostante sia notoriamente di poche parole, come peraltro fa spesso notare egli stesso, si è profuso in un discorso carico di sensibilità, invitando i giovani a seguire i propri sogni e a sviluppare le proprie passioni. In una tale cornice, trova perfettamente spazio la parentesi piano e voce che si apre con "La Stella Più Fragile Dell’universo", vero e proprio intermezzo di stampo intimista che ha fatto capire anche agli scettici come sia possibile domare un pubblico così esteso, portandolo con naturalezza ed invidiabile spontaneità ad un atteggiamento mite, riflessivo, finanche recondito. “Sogni appesi”, canzone conclusiva ed estremamente importante (tanto da chiudere ogni esibizione dell'artista romano), suggella la fine di un concerto che non si esita a definire epocale, per più di un motivo: palco magniloquente, qualità elevatissima di espressione sonora, ingente afflusso di pubblico sono gli ingredienti di una formula che, non si stenta a credere, sarà riproposta negli anni a venire con immutato successo, se non addirittura crescente. ![]() Foto di Roberto Panucci |
Tracklist: Buongiorno Vita Dove Il Mare Finisce Quei Ragazzi Cascare Nei Tuoi Occhi Il Ballo Delle Incertezze Poesia Senza Veli Vieni Nel Mio Cuore Niente Piccola Stella Ipocondria Sul Finale + Strumentale Medley: - Non Sapere Mai Dove Si Va - Supereroi - Il Bambino Che Contava Le Stelle - L'eleganza Delle Stelle - Quella Casa Che Avevamo In Mente - L’unica Forza Che Ho - Stasera - Peter Pan Colpa Delle Favole Rondini Al Guinzaglio Fateme Cantà I Tuoi Particolari Pianeti Ti Dedico Il Silenzio La Stella Più Fragile Dell’universo Giusy Farfalla Bianca Amati Sempre Quel Filo Che Ci Unisce / Tutto Questo Sei Tu 22 Settembre Sogni Appesi ![]() Foto di Roberto Panucci
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