Le “Missteryke” sono quattro donne misteriose ed isteriche. É questa la sintesi del nome della band toscana tutta al femminile (miss-mistery-isteriche) a cui va aggiunto sicuramente un altro aggettivo: brave. Il gruppo si forma nel 2005 per gioco, ma la determinazione e la passione per la musica fanno sì che il progetto si trasformi in qualcosa di concreto. Dopo alcuni cambi di formazione e numerose apparizioni live come cover band, le ragazze esordiscono nel 2011 con il loro primo album di inediti “Tempismi Imperfetti” (qui da noi recensito), quattro anni più tardi ecco il lieto ritorno chiamato “Effettivamente”. A differenza del primo disco, il secondo full-lenght è stato completamente creato e costruito in uno studio di registrazione professionale il che ha portato una maggiore qualità al sound che segue la linea marcata di un rock melodico e variopinto. “Effettivamente” è sinonimo di concretezza, è una parola che, quando pronunciata, esprime qualcosa di palese, di chiaro. É il motivo per cui il disco si appropria di questo avverbio che rivela consapevolezza ma soprattutto la speranza di essere capito. Dieci tracce in cui scorre, a detta della band, un genuino “rock sociale” che possiede una buona ed orecchiabile componente musicale all’interno della quale si intrecciano storie di vita quotidiana legate al tema del lavoro (“Part Time”), alla violenza sulle donne (“Annalucie”), alla forza delle donne (“Edi”) ed all’amore (“Ti lascio andare”). “Effettivamente” è un disco ironico e graffiante che, a tratti, si bagna di malinconia, un album senza troppi virtuosismi ma che sa comunque sorprendere, basti pensare al finale in cui si nasconde un’ottima cover di “People Are Strangers” dei Doors. Anno: 2015 Label: Autoprodotto Genere: Rock Tracklist: 01. La mente non ha idee 02. Il barone della sorte 03. Cuore in coma 04. Ti lascio andare 05. Annalucie 06. Part time 07. La casa delle vacanze 08. Edi 09. Stanca 10. L’antica signora Formazione: Monia Mosti: voce Greta “MeryGrey” Merli: chitarra Stefania Brugnoni: basso Simona Tarantino: batteria
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