Bérangère Maximin è un’artista seria e rigorosa, ha alle sue spalle studi di matrice accademica con il compositore di musica concreta Denis Dufour (un membro del famoso GRM e allievo di Pierre Schaeffer). Il suo primo album è uscito sull'etichetta di John Zorn la Tzadik. Bérangère trae ispirazione da autori come François Bayle, Luc Ferrari, Eliane Radigue e ma ha nel suo bagaglio anche glitch music e l’elettronica dei pionieri. Ha al suo attivo collaborazioni prestigiose con artisti del calibro di Fennesz, Rhys Chatham, Richard Pinhas e Fred Frith (con il quale ha suonato in duetto in vari concerti). “Dangerous Orbits” è un disco di sculture sonore elettroacustiche, è molto al di là dei droni dell’ambient music, si tratta di una ricerca che esplora la natura del suono e la sua spazializzazione. Il lavoro di Bérangère si colloca all’interno di quel territorio franco che sta ai margini sia della musica contemporanea di provenienza accademica che della elettronica sperimentale di matrice dance (dove si muovono anche Fennesz, Alva Noto, Oval e molti altri). “Dangerous Orbits” è un disco interessante, da ascoltare con attenzione e in cui i concetti di tonalità, scrittura formale, esecuzione strumentale sono totalmente disintegrati. Inutile aspettarsi strutture convenzionali, Bérangère esplora la natura stessa del suono e della sua percezione.
Label: Crammed Discs Anno: 2015
Tracklist: 1. Cracks 2. Glow 3. A Day Closer 4. OOP (Our Own Planet) 5. No Guru Holds me
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