
Noto anche per essere stato membro, in veste di batterista, dei Raven e dei Pentagram, il polistrumentista statunitense si ripropone con i suoi Hounds of Hasselvander, con questa quarta incisione in studio dal sapore nostalgico, non a caso intitolata “Ancient rocks”.
Un rock antico, come le sonorità ruvide e grezze che accompagnano l’album. Un rock forgiato dallo scorrere delle epoche, come lo stesso Hasselvander, le cui fattezze mostrano i segni di una vita dedicata a cotanta passione musicale. Un rock che ha superato l’esame del tempo e che ha accompagnato almeno tre generazioni di appassionati, come la serie di brani qui proposti. “Ancient rocks” è infatti un album interamente costituito da cover, nel quale l’artista ha riversato la propria esperienza e le proprie affinità artistiche, composto da 12 brani dalle reminiscenze sabbathiane nei quali si destreggia con competenza alla chitarra ed alla voce. Nonostante comunque la chiara influenza che i Sabbath hanno avuto su Hasselvander, nessuna loro cover è presente nell’album, nel quale trovano invece spazio brani dei Troggs, dei Pretty Things, dei Blue Cheer, degli Humble Pie e finanche di Bob Seger. Una dimostrazione di stile quindi, per un solido album nella migliore tradizione Doom Metal. |
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Joe Hasselvander: chitarra, voce, bass (9) Martin Swaney: basso Paolo "Apollo" Negri: tastiere T.C. Tolliver: batteria, percussioni
Guests: Russ Strahan, Paulie Kraynak, Jimmy Kunes, Frankie Brando
Anno: 2016 Label: Black Widow Records Genere: Doom Metal
Tracklist: 01. Trial of the Dead (Intro) 02. Strange Movies 03. I'm i Trouble Again 04. Midnight to Six Man 05. Idealist Realist 06. Juke It 07. Primitive Man 08. Teachin' Blues 09. Cookbook 10. Sex Machine (Intro) 11. Come and Get It 12. One Eyed Trouser Snake Rumba


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