Jean-Baptiste Lamarck fu un noto naturalista francese vissuto a cavallo tra il settecento e l’ottocento, che ideò il termine biologia ed elaborò la prima teoria sull’evoluzione degli organismi viventi. Questo processo naturale di cambiamento viene proiettato sulla musica dai “Lamarck”: band originaria di Napoli giunta al debutto discografico con “Love Budget”. Il titolo dell’album è un termine provocatorio che sottolinea la continua volontà dell’uomo a rendere quantificabile un sentimento così complesso come l’amore. È proprio quest’ultimo il protagonista dell’album, capace di contaminarsi con la tecnologia (“Silico”), politica (“Primarie”) ed urbanistica (“Eternit”, “Il Ponte Di Chiaia”, “Bene”), ma c’è anche tanta attualità materializzata nelle ansie di ognuno di noi, nella globalizzazione e nella mania dei selfie. I testi, originali ed ironici, sono incastonati in un rock alternativo e melodico, acceso da improvvisi cambi di ritmo che generano sonorità ska e funk. Il quartetto, per comporre il disco, è stato influenzato da gruppi degli anni novanta come Pixies e Pavement, ma anche dalla musica più recente degli Interpol, Arctic Monkeys e The Strokes, senza dimenticarsi dei maestri quali Talking Heads, Television e The Cure. Trentatré minuti, distribuiti su dieci tracce indipendenti tra loro e cantate interamente in italiano, scardinano le serrature dell’anima sgomberando le stanze della mente, seppur per un breve periodo, dai cattivi pensieri. “Love Budget” è un album interessante che non vuole fare la rivoluzione, ma è semplicemente in cerca dell’evoluzione che si abbandona fra le braccia dell’amore: l’elemento primordiale del progresso. Tracklist: 01. In Silico 02. Zen 03. Love Budget 04. Eternit 05. Bene 06. Martina 07. Turista 08. Primarie 09. Solo Una Scusa 10. Il Ponte Di Chiaia Formazione: Andrea Becchimanzi: voce, chitarra, kazoo Alessandro Cirillo: basso, cori Guido Minervini: chitarra, cori, tastiere Fulvio Serpone: batteria, cori, percussioni
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