Vivere in un mondo che sembra non appartenerti è un’impresa ardua, sentirsi diversi dalla moltitudine che ci circonda è una sensazione che può sfiorare chiunque, chiudersi per un breve periodo in un mondo immaginario per poter star meglio è la scelta del personaggio raffigurato sulla copertina (opera di Lorenzo Bracalente) del disco omonimo degli “Elpris”. È la musica della band marchigiana a concedere una sorta di libertà ai pensieri di questo ragazzo, facendoli librare come farfalle su un pentagramma che profuma di pop, rock ed alternative folk. Nati nel 2011 tra i banchi dell’università di Macerata, gli “Elpris”, hanno ottenuto da subito un buon riscontro tra il pubblico nella loro attività concertistica, aprendo, in questi anni, concerti di artisti come “Modena City Ramblers”, “Gang”, “Fast Animals And Slow Kids” ed “Alberto Bertoli”. Nel 2012, sotto la supervisione dell’autore e produttore artistico Andrea Mei (Gang, Nomadi), i sei ragazzi iniziano a registrare il repertorio inedito che, a distanza di tre anni, viene pubblicato. Il disco si avvale di un sound coinvolgente e diretto, in cui si sovrappongono armoniosamente molti strumenti: dalle chitarre all’organetto, dal basso alle tastiere, dalla batteria al violino. Quest’ultimo è la nota distintiva del disco, fonte di inesauribile originalità che sgorga sui dieci brani composti da testi cantautorali, raccontati da due voci: quella potente ed armoniosa del frontman in contrasto con quella del chitarrista, più roca e sporca. Elpris parla di scelte ed obiettivi duri da raggiungere, di amore adolescenziale, di sigarette, dell’ebbrezza provocata dall’alcool, di solitudine ed emarginazione, elementi che, spinti dal ritmo avvincente, corrono lungo la discesa vivace dell’album. Un risultato davvero ben riuscito che gode, oltre che di un’ottima produzione, di una sorprendente orecchiabilità!
01. Montagne 02. Glu Bordeaux 03. Fumareblu 04. Frizza 05. Pillole 06. Poppeggiando 07. Megalopolì 08. Siringhe (O Di Una Vita) 09. Barba Da Cani 10. Traparentesi (live)
Formazione:
Sebastiano Pagliuca: chitarra acustica, chitarra elettrica, voce Matias Iobbi: voce Francesco Coacci: basso, voce Giandomenico Cicchetti: violino Federico Cippitelli: organetto Luca Chiurchiù: batteria Guest/Andrea Mei: piano e tastiere
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