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Blue Dawn
Cycle Of Pain

La ricetta dei tipi della Black widow records di Genova è molto facile : pubblicano semplicemente quello che  a loro piace. E a loro è gradito, e molto, il sound cupo ed oscuro degli anni ’70, meglio se interpretato da artisti italiani.

Non solo, ovviamente, ma se si hanno queste caratteristiche, sovente vedrete che la pubblicazione di questi gruppi sarà abbinata al logo Black widow. Con una tale premessa non sarà difficile individuare i tratti salienti della proposta dei Blue Dawn  e di “ Cycles of pain” il loro secondo album.  Ecco dunque che non sorprendono i riff pesanti di “The powers  that be” che ci riportano alle esperienze simili dei Sabbath, anche se la voce di Monica Santo stempera non poco la potenza strumentale della band, così come l’intarsio acustico della chitarra di Luigi Milanese. “Emerald eyes”, la seconda traccia, fosse stata pubblicata 40 anni fa, sarebbe entrata nelle rotazioni radiofoniche per il suo facile ritornello, sempre su tessuto rock, ma anche con qualche piacevole excursus acustico.

La compattezza sonora ed il grande lavoro basso/batteria ( Enrico Lanciaprima e Andrea di Marino) contrassegnano “Naked soul” e la title track. La prima, molto cupa ed oscura, con la voce declamatoria della Santo ad accentuarne il mistero. Ossessiva e dall’andamento lento la seconda, spezzata in due da un “solo” lancinante di Milanese. “Down of contempt” è un breve strumentale dominato da misteriose  ed arcane tastiere. “Aurora” è un’intima riflessione di Milanese e la sua chitarra acustica : un soffio di brezza leggera dopo tanta “afosa” oppressione. E’ chiaro però che l’indole della band è quella di “colpire” l’ascoltatore, non certo di accarezzarlo. E “The one to blame” raggiunge senza dubbio lo scopo. “Red sun”, seppur abbastanza convenzionale, ha il pregio di manifestare anche strati più soft ed un Milanese sempre molto incisivo, sebbene il brano sia stato scritto dal precedente chitarrista (oltre che da Lanciaprima). Una cover dei Roxy Music (!!) “In every dream home a heartache” chiude  l’album.

E’ presente poi , nella versione in cd, una bonus track (“ Last cry”) audio ed il video della title track. Un buon lavoro nel complesso, certamente  più adatto ad un pubblico affezionato a certo heavy rock d’annata, ma che   potrà anche  interessare i progsters più aperti e meno vincolati al “sinfonico” ad ogni costo.

70/100


Monica Santo: voce
Enrico Lanciaprima: basso, voce
Andrea Di Martino: batteria

Anno: 2013
Label: Black Widow Records
Genere: Hard Rock

Tracklist:
01. The Powers That Be
02. Emerald Eyes
03. Naked Soul
04. Cycle of Pain
05. Clone
06. Dawn of Contempt
07. Contempt
08. Aurora
09. The One to Blame
10. Red Sun
11. In Every Dream Home a Heartache
12. Last Cry (CD Bonus Track)
13. Cycle of Pain (CD Bonus video)

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