Il corrente anno segna i loro dieci anni di carriera, i due lustri sono caratterizzati da una costante crescita musicale e una sempre maggiore fama nel settore, soprattutto con la penultima uscita. “Icon” è sicuramente un ottimo album death, ma racchiude in sé le più svariate influenze e sfumature. Innanzittutto, possiamo citare il grindcore, soprattutto per quelle “fughe” e accellerazioni grezze e brutali; poi l’hardcore con i riff pesanti e marziali. Via via scorrendo le tracce si possono anche riconoscere echi thrash e black, insomma chi più ne ha più ne metta. Però, il tutto rivisitato in chiave death. Una proposta pesante e consistente, che è caratterizzata da una cattiveria inaudita. Bravi come strumentisti, quello che colpisce di più è la voce che copre tutte le possibili varianti del metal: screming, growl , gutturale urla incontrollate; e sicuramente sembra azzeccato il piccolo cambio di line-up avvenuto alla batteria. Chicca è la presenza del cantante dei Disbelief nella song “Human Circles”. Da una band che ha condiviso il palco con Deicide, Dying Fetus, Morbid Angel ci si aspettava un grande album o per lo meno un album convincente e grintoso. Sicuramente “Icon” è un album pieno di sorprese e di un tocco di fantasia, adatto per chi ama i mix estremi. 80/100
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Olivier: Chitarra Anno: 2007 Sul web: |