Mi ci son voluti più ascolti per apprezzare appieno le dodici tracce che compongono questo nuovo album degli italiani The Fire, intitolato Supernova, non li conoscevo e stavo per attribuire loro non la massima attenzione, ma ascoltando meglio il disco ho trovato in loro la stessa verve di alcune band mondiali che in passato (o meglio durante la mia adolescenza) hanno attirato la mia attenzione. Nonostante la vena alternative e moderna sia presente ri-allaciandomi al discorso precedente i The Fire si divertono a toccare vari punti in un settore come il rock, ma divagandosi con toni anche commerciali e pop (un esempio la goliardica "Waltzin' Monnalisa" che sa lontanamente di presa per il sedere ad una song di Britney Spears...ma anche un pò di Caparezza), per il resto però per me restano una rock band da grandi arene, cantano in inglese e sono un pò U2, un pò Bon Jovi, un pò Police, etc, etc...etc...oltre naturalmente ad incorporare influenze di rock americano di recente storia. Il sound è in parte accattivante ed in parte ritmato a dovere con la seducente voce del cantante Olly Riva a far da sparti acque con accenni a cadenze rock e altre più leggere e di facile ascolto, e non c'è dubbio che questo Supernova sia proprio un'esplosione di differenti gusti ed esecuzioni musicali, varie e spesso sorprendenti per come il gruppo tutto si cimenta nelle varie sfumature senza mai sfigurare. Di certo il lato emozionale è spesso toccato e sviscerato dalla band, ciò risalta già al primo impatto ed è ovvio che si vogliano approcciare e forse divertire in qualcosa di diverso e più leggero per divertirsi suonando, e perché no, tirando su qualche soldino che in questo periodo è di certo più difficile da guadagnare per una rock band Italiana, considerando la notevole concorrenza estera.Quello però che voglio sottolineare è la cristallina preparazione della band che ha una ineccepibile vena compositiva ed esecutiva che può di netto dire la sua senza nessun atto riverenziale. La coesione dell'insieme è perfetta e gira che una meraviglia. Ed il gruppo riesce ad essere sia melodioso che accattivante cosa che non è da tutti, con un alto grado di armonia ed una voce che interpreta bene ogni brano, alta e chiara ma anche dalle tonalità gravi e sporca, in poche parole adattabile ad ogni circostanza. La song “Follow me” con la partecipazione della bella e brava Alteria come special guest ha una buona capacità di coinvolgimento mentre "Paralized" mi suona come una ballad in stile anni '90 e la title track “Supernova” continua ad essere sulla scia di cose retrò con un gusto moderno ma pur sempre apprezzabile e anche a più ampio respiro, ma la mia preferita resta “Mr. Pain” che fa risorgere le sezione elettrica ed un maggiore mood intriso di ROCK, anche “Claustrophobia” non è malaccio....ripensandoci. Che dire, si passa dal leggero al più veloce e spedito senza grosse difficoltà ed un brano come “Out of here” sfigurerebbe in qualunque altro disco ROCK, così come “Waltzin’ Monnalisa” ma qui tutto ha un senso ed un capo, ed una coda.Ci sono anche le bonus track, ovvero “Business Trash” con Pino Scotto come guest alla voce e “Tu sei solo mia” (versione in Italiano riadattata della precedente “Out of here” che leggo è dedicata alla fotomodella Francesca Du Demon - e qui capisco appieno il senso delle parole...- ). I The Fire riescono dove molti falliscono, sono fottutamente commerciali ma lo fanno con talmente tanta disinvoltura e variando talmente tanto che la cosa non disturba, per capirci detto da un amante del metal estremo è un grosso complimento, ovviamente non aspettate di stupirvi, ma questo rock è melodico per le masse, è romantico per le fan, rock per teenagers / seniors, e di certo coinvolge senza grosso impegno...Un buon disco. 80/100
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Olly Riva: Voce e chitarra Anno: 2012 |