Dopo circa dieci anni di attività è arrivata la prova del fuoco per i romani Evershine ed il loro primo full lenght album sa destreggiarsi bene nel calderone del power metal, un genere sicuramente troppo abusato. Gli Evershine riescono ad accontentare quella fascia di pubblico che si nutre di Stratovarius, Rhapsody ed Hammerfall, quindi power metal con tinte sinfoniche ed epiche.
Molto bravi i ragazzi della band, che dimostrano tecnica e passione e di aver anche acquisito una certa professionalità. Ad aprire le danze spetta ad “Evershine”, ottimo brano molto vicino agli Stratovarius, dove ognuno della band dà un’ottima prova, a partire dalla sezione ritmica, raffinata e serrata dove serve, per passare alle ottime parti vocali, pulite e mai troppo invadenti, alle tastiere sempre presenti e molto fantasiose e alle chitarre di chiaro stile neoclassico. Altra ottima song è “Angel Killer”, molto melodica, quasi AOR e con momenti anche acustici, ma il brano poi cresce e progredisce verso un metal progressive molto ben suonato. Non mancano i brani veloci e più power come “Demon’s Ride” , sempre con ricchi arrangiamenti ed i momenti più epici, come “A Chance To Be Free”, che si aggira intorno ai sette minuti e che racchiude anche momenti folkloristici, affascinanti armonie vocali e momenti orchestrali da colonna sonora ed anche ottimi momenti chitarristici e la conclusiva “Where Heores Lie”, ancora un lungo brano, otto minuto circa, dove la band riesce a convincere ancor di più. Possiamo parlare di originalità, ma in un genere dove è veramente molto difficile essere originali, gli Evershine ne escono sicuramente a testa alta. 70/100
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Marco Coppotelli: Voceì Anno: 2012 |