Una artista modesto, caratteristica più unica che rara, capace di riconosce i suoi limiti e nonostante questo ci prova e ci crede. Testualmente preso dalla sua presentazione: ”The Town Near Turin è il nome che ho scelto come pseudonimo per il mio progetto musicale. Mi chiamo Franco Moncalieri (la città vicino a Torino, per l’appunto), ho 38 anni (ahimè…) e faccio musica più o meno da quando ne avevo 18 e mi cimentavo a strimpellare la chitarra, con risultati tra il patetico e il disastroso, sui dischi che amavo…) da queste semplici parole si denota un’infinità umiltà, cosa che è scomparsa tra le nuove generazioni, e da quello che scrive si legge tra le righe una splendida spontaneità e sincerità. Già nel 2008 aveva concepito un album di cover reinterpretate, interamente suonato e registrato in solitudine, e uno dei miei colleghi giornalisti gli aveva fatto un’ottima recensione… spero di essere allo stesso livello e di onorare la passata recensione, lol.“Forget It” apre l’album dolcemente, caratterizzata da un piano orecchiabile ed una metrica semplice, anche se il cantato lascia un velo di “amatoriale”… la seconda traccia, “Glitter” ha uno strano odore di 30 Second To Mars, è carina ed abbastanza dark. Poi “Extrasistole” è la più aggressiva e intensa finora, ma “Between” smorza subito il range e riporta alla melodia, “Things That Cout” è, per i miei gusti, molto bella, proporzionata e composta bene, ricorda vagamente lo stile degli U2. “Answer” molto smielata per me, “Straw” è potente e decisa, accattivante e rockeggiante, “I Wish I Was a 90s Has-Been” durante il cantato, dalla pronuncia dell’inglese, si sente che è italiano (ahiahi, lol). “April” mi appare melanconica e mi fa commuovere… In sintesi è un disco carino, meritevole di attenzione. A tratti si percepisce che è home-made però questo fattore non toglie merito alla creatività. Se una persona conosce e sa usare i programmi di registrazione ed ha la possibilità di fare il lavoro in casa è avvantaggiato e risparmia ore pazzesche in studio di registrazione, ma consiglio sempre di fare il master finale in studio professionale. L’home-editing ed il self–made è diventato alla portata di tutti, basta un pc, qualche idea e puoi realizzare anche tu il tuo disco, però la collaborazione di un professionista dell’editing aiuta sempre a fare un salto di qualità… L’avvenimento mediatico dei social network ha cambiato il mondo. Possiamo essere tutti quanti in “televisione”, proponendo qualsivoglia programma di intrattenimento. Tra foto, video, musica,.. anche se non sei Picasso, Brad Pitt o Madonna puoi ritagliare la tua fetta di pubblico e raggiungere una nicchia di notorietà, ma se la tua unica passione è fare ciò che fai senza voler altro, ora si hanno i mezzi anche per divulgare a costi zero. Qui abbiamo un ottimo esempio di un musicista che per passione riesce a sfruttare tutte le opportunità che il mondo della rete offre. Se voi che state leggendo siete degli artisti, prendete spunto per fare qualcosa di costruttivo, perché questo stile di impegno e passione può essere applicato anche in altri campi al di fuori della musica. 72/100
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Franco Moncalieri: Voce, chitarra acustica, laptop Luigi Pugno: Basso, laptop Max Mussetti: Chitarra elettrica Matilde Guala: Violoncello Anno: 2012 |