I nostri questa volta sfornano un album di cover dall'emblematico titolo di "Cover to Cover" raccolte durante le fasi di registrazione di Testimony nel 2003, One nel 2004 e ? (Question Mark) nel 2005
Recensire un album di cover non è che sia impresa facile, non semplice infatti e sopratutto molto soggettivo è il raffrontare la cover con l'originale ma quando gli autori delle cover sono appunto personaggi del calibro di Morse e Portnoy la cosa diventa molto più semplice, tanta infatti è la classe la bravura e soprattutto la capacità di far musica che i nostri riescono nel difficile compito di non snaturare completamente i brani originali pur interpretandoli con grande personalità, dandogli solo quel piccolo tocco Prog quasi fosse un semplice marchio di fabbrica.
Morse, Portnoy e George si ritrovano quindi finalmente liberi, liberi forse di poter suonare semplicemente per il gusto di farlo nella più totale spensieratezza ed il risultato è evidente.
E "Cover to Cover" è appunto un album completamente libero, svincolato e appunto completamente spensierato, puro Rock dalle radici e dalle tonalità le più diverse e variegate, si passa infatti da David Bowie a Paul McCartney, da Joe Jackson a Cat Stevens dagli U2 ai Who, dai Chicago ai Cream affrontando quindi temi più vicini al blues, temi più pop o dichiaratamente rock ma sempre presentando un gruppo di musicisti stilisticamente impeccabili con un Neal Morse in grande spolvero, specialmente per quel che riguarda le parti vocali, capace di interpretare in modo perfetto con la giusta carica o il giusto pathos i vari brani cantati in originale da singer con impostazioni estremamente diverse, un annotazione anche per gli arrangiamenti, semplicemente perfetti.
Brani da segnalare sono indubbiamente l'opener "Pleasent Valley Sunday" dei Monkees, più che altro come vero e proprio simbolo della spensieratezza e libertà di tutto questo "Cover to Cover" o la ballad molto d'atmosfera di Cat Stevens intitolata "Where Do The Children Play" brano veramente molto suggestivo, mentre un Rock'n'Roll sicuramente più deciso è la seguente "I'm the man" di Joe Jackson semplicemente inarrestabile nel suo incedere ma sopratutto una trascinante versione di "I'm Free" dei Who con Portnoy e Randy George veramente superlativi, veri e propri trascinatori del ritmo ed un Neal Morse che non si tira indietro arricchendo il brano di riff acidi e taglienti o la seguente "Tuesday Afternoon" dei Moody Blues dove si toccano i momenti più Progressive di questo album, brano molto intenso e ricco di atmosfera.
Un interessante e divertente viaggio attraverso 30 anni di Rock in compagnia di un gruppo di amici particolarmente ispirati; se vi capita quindi la possibilità di procurarvi questo dischetto be ... non lasciatevela sfuggire, certo non è un disco fondamentale o imprescindibile ma è un buon disco capace di accompagnarci, ascoltandolo, in qualsiasi momento della nostra giornata, come sottofondo o come momento di relax. Un Rock classico, libero e spensierato.
Neal Morse: Tastiere, chitarra, voce
Mike Portnoy: Batteria
Randy George: Basso
Guests:
Phil Keaggy: Voce in "What is life"
Chris Carmichael: Violino, viola, violonccllo
Jim Hoke: Sax
Neal Rosengarden: Tromba
Bill Huber: Trombone
Anno: 2006
Label: InsideOut / Audioglobe
Genere: Rock
Tracklist:
01. The Monkees - Pleasant Valley Sunday
02. The Cream - Badge
03. Paul McCartney - Maybe I'm Amazed
04. Cat Stevens - Where Do The Children Play
05. Joe Jackson - I'm The Man
06. Chicago - Feeling Stronger Everyday
07. David Bowie - Rock And Roll Suicide
08. U2 - Where The Streets Have No Name
09. Badfinger - Day After Day
10. George Harrison - What Is Life
11. The Who - I'm Free / Sparks
12. Moody Blues - Tuesday Afternoon
13. Blind Faith - Find My Way Back Home