Bisogna essere grati alle piccole etichette discografiche che ancora credono nella Musica ed al progressive in particolare. Dobbiamo essere grati ai tipi della “Musea”, ai tipi di ”Black Widow”, ai tipi (al tipo?) della “Mellow Records” e ne dimentico e ne tralascio moltissimi ... E a Leonardo Pavkovic il signor Moonjune (vi dicono niente i D.F.A.? ) da una decina d’anni ormai attivo in ambito di produzione di jazz-prog di alto, altissimo livello. Questi “Mahogany Frog” (canadesi) paiono essere la sua più recente scoperta, anche se “DO5” rappresenta il loro 5° album (il primo però con etichetta Moonjune). Un po’ come da marchio di fabbrica della casa non aspettatevi un album facile ed immediato sin dal primo ascolto - tutt’altro - anzi va assaporato più e più volte per apprezzare appieno le mille e mille sfaccettature (pur non essendo un album cervellotico). Pare quasi ovvio rimanere affascinati da “T-Tigers and toasters”: dall’inizio soffuso ed ipnotico seguito da un crescendo impetuoso con venature hard-psichedeliche; oppure dalle follie ritmiche della troppo breve “You’re Meshugah” e dal suo seguito naturale “I am not your sugar”; o ancora dallo “hard-space-rock” di “Medicine Missile”. Jazz-rock e canterbury si fondono in “Lady Xoc and shield jaguar”, altro gioiellino pregiato della raccolta; mentre atmosfere post-rock (ma cos’è?) permeano la conclusiva “Loveset”. Sorrido e a volte, mi arrendo: tutto già sentito ? Originalità zero ? Idee non nuovissime ? Perfetto ... avanti così ... io per ora me lo riascolto ... soddisfatto. 82/100
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Jesse Warkentin: Chitarra, tastiere Anno: 2008 |