Jim Weider è nato e si è formato nella celebre colonia di Woodstock, NY, maturando un notevole consenso artistico nel corso degli anni che procedono dal 1985 al 2000 quale chitarrista principale, in qualità di sostituto di Robbie Robertson, nella Rock ‘n Roll Hall of Fame inductees, The Band.
Inoltre si è segnalato quale vincitore del W.C. Handy Blues Award nel 2005. Questo suo ultimo lavoro, Percolator, è un album tutto strumentale che varia muovendo da soluzioni musicali d'atmosfera e delicate verso altre più robuste e funkeggianti. Weider, che è anche un collezionista di strumenti, impiega molti di essi all'interno del CD, elencati minuziosamente traccia per traccia all'interno del booklet. Weider fa ricorso ad una discreta quantità di sovraincisioni per ottenere un ventaglio ampio di suoni multipli per le sue chitarre. Percolator si caratterizza altresì per la presenza di alcuni ospiti notevoli, compreso il bassista dei King Crimson: Tony Levin e John Medeski, dei Medeski Martin & Wood. Tra le personalità musicali di spicco figura anche John Holbrook già tastierista e produttore dei Woodstock, ed il batterista Rodney Holmes della Steve Kimock Band. Percolator potrebbe essere definito come un album per cultori della chitarra ma con una sensibile presenza di molteplici sfaccettature musicali. Sebbene ci siano poche tracce completamente orecchiabili nel CD, l'amalgama musicale è solido dappertutto e si riscontra una varietà piacevole nella declinazione e nella qualità della scrittura dei pezzi che, per vero sono tutti fortemente connotati da una solida matrice rock. Weider si cimenta in numerosi guitar-licks, anche se il fuoco della registrazione è centrato sulle sonorità del collettivo e sulla moltiplicazione del suono delle numerose chitarre impiegate dal musicista. Il CD si apre con un pezzo scritto da Weider ed Holbrook: The Maze, una buona composizione che comunica una sensazione di stravolgimento, anche se l'atmosfera è singolarmente esotica. Weider suona più chitarre con vari effetti mentre la band persevera in un groove rock. La title-track, Percolator è uno dei pezzi nei quali appare John Medeski alle tastiere e Tony Levin al basso. Essa è denotata da un incedere funky che si caratterizza anche per alcune aperture di buon gusto della sei corde di Weider. New Day è il nome di uno dei brani più atmosferici dell'album, all'interno del quale rifulge John Holbrook alle prese con un vecchio ma sempre affascinante Mellotron che per l'occasione sintetizza il suono delle chitarre. Weider inoltre aggiunge alcune parti acustiche agli strati strumentali presenti nel pezzo. Smooth Move invece unisce un pò di sonorità d'atmosfera con un beat funky con risultati interessanti. La traccia inoltre si caratterizza per il basso caratteristico di Tony Levin. Un altro brano marcatamente rock è senz'altro Flight, che caratterizza adesso il trio costituito da Weider, da Holbrook, che è alle prese con un basso sintetizzato alle tastiere, e dall'efficace drumming di Holmes. Con i suoni multipli della chitarra e un certo giocare sulla evoluzione/involuzione delle sonorità si configura come una epitome del buon rock strumentale. Sorprendentemente Weider, che fa tradizionalmente un largo impiego di Vintage Telecaster, per No Goodbyes mette mano alla sua speciale collezione mentre Fema Ephron compare al basso acustico. Per Rain Daze, pezzo strutturato su un loop di drum machine, la parte ritmica appare notevolmente più compassata rispetto agli standard forniti dall'intero album, come la prova fornita dalla band, piuttosto sottotono. Il CD si chiude con un'altra delle tracce più suggestive, Prayer nella quale Weider confluisce spesso in una direzione più vistosamente blues, c'è spazio anche per una piccola apparizione al piano di Dan McKinney. Permane qualche perplessità circa l'efficacia della riproposizione dal vivo di un lavoro che ha visto molti dei collaboratori attendere alla registrazione delle rispettive parti nei rispettivi studi domestici In ogni modo Percolator si rivela un album interessante dal punto di vista strettamente strumentale, suonato piacevolmente; Weider si dimostra uno degli artisti più eclettici nell'interpretare gli stilemi più caratteristici del genere rock. |
Jim Weider: Chitarre Anno: 2005 |