Loro definiscono il loro genere Combat Pop, hanno un sound diretto e potente, scarno e molto semplice, ma libero di poter viaggiare su vari mondi musicali, senza regole, con testi rigorosamente in italiano e mai banali.
Loro sono i Sonora ’68, sono romani e con questo loro primo lavoro sicuramente riusciranno a catturare l’attenzione di chi si avvicinerà alla loro musica. Nascono nel 2006 e si impongono suonando live e partecipando a vari contest. Incidono così il primo demo, “La terza Metà”, riscuotendo un discreto successo. Dopo tre anni eccoli con il loro primo full lenght album, registrato tra l’Italia e l’Irlanda, con la supervisione dell’irlandese Maurice Seezer (Tom Waits, Quincy Jones, Black, Enya, ecc.), che produce il tutto. “1968” racchiude mille sonorità, che passano dal rock, al pop, per passare al reggae, senza tralasciare componenti acustiche e nella loro bio vengono descritti come i Police che incontrano i Subsonica ed io aggiungerei passando per i Clash, paragone azzardato, ma in definitiva nemmeno così lontano. I brani sono ben fatti e molto solari, come “Mother Africa” e “Erroreggae”, reggae molto spontaneo e non lontano dai nostri Africa Unite, c’è anche l’impatto rock di “Chimica Contro Chimica” e “L’Infedele”. Il brano migliore, sembra proprio essere “Qui e adesso”, dove la voce di Max duetta con quella splendida di Alice Pelle, ospite anche in alcuni momenti pianistici ed il risultato è notevole. Questo è solo l’inizio e se amate questo tipo di sonorità, segnatevi questa band, non ve ne pentirete. 70/100
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Antonio “Rigo” Righetti: Basso Anno: 2009 |